Figlio di Enrico IV e di Berta di Savoia, nacque l'8 gennaio 1081; dopo la deposizione di Corrado, suo fratello (1098), fu designato a succedere al padre e fu incoronato ad Aquisgrana il 6 gennaio 1099 re dei Romani. Imputando al genitore le disavventure della corona, s'indusse nel 1104 a tradirlo e a forzarlo in modo brutale all'abdicazione. Divenuto re (1106), disperse con energia le sporadiche opposizioni, ...
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FOZIO, patriarca di Costantinopoli
GiovanniSoranzo
Nacque intorno all'827 da nobile casato; suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora, e probabilmente questo matrimonio, più [...] 881); ma egli si sostenne, perché Basilio, vittorioso nel mezzogiorno d'Italia, non badava più ormai all'alleanza con Roma; invano Giovanni VIII e i successori di lui Marino I e Stefano V insistettero perché F. fosse deposto; solo da Leone VI, figlio ...
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Unico figlio di Corrado II di Franconia imperatore e di Gisella, vedova di Ernesto I duca di Svevia, nacque il 28 ottobre 1017. In Baviera passò la gioventù sotto la guida di autorevoli educatori, Brunone vescovo di Augusta ed Engilberto vescovo di Frisinga. Già dal 1026 designato alla successione e poi (1027) nominato duca di Baviera, più tardi (1038) anche duca di Svevia, il 14 aprile 1028 fu incoronato ...
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Detto più tardi l'Uccellatore per una falsa tradizione, era figlio di Ottone l'illustre, duca di Sassonia e poi sovrano di Germania; nacque nell'876. Esordì combattendo a lungo contro gli Slavi dell'Elba, [...] Germania, perché questi aveva rifiutato di confermargli l'intero retaggio amministrato dal padre. Ma, grazie all'intervento di papa Giovanni X, si riunì un concilio a Hohenaltheim (20 settembre 916), alla presenza di Pietro, vescovo di Orte, legato ...
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Figlio di Enrico II di Baviera e di Gisella, sorella di Corrado, re della Bassa Borgogna e pronipote di Enrico l'Uccellatore, nacque il 6 maggio 973. Per l'atteggiamento ribelle alla corona di Germania, suo padre nel 976 fu privato del ducato ed egli destinato alla carriera ecclesiastica; ma quando nel 986 suo padre fu reintegrato nel dominio, tale proposito fu abbandonato. Alla morte del genitore ...
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Nacque intorno al 770 d. C. nel Maingau, valle inferiore del Meno; fu dapprima istruito nel convento di Fulda; fu ammesso alla scuola palatina (circa 791) e poi (796?) alla corte di Aquisgrana. Era di piccola statura, donde i soprannomi di Nardulus, Formica, di temperamento vivace, di nobile sentire, amatore delle lettere, delle arti e della matematica. Sotto Carlomagno presiedette alle costruzioni ...
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MONTFORT, Simon de, conte di Leicester
GiovanniSoranzo
Figlio di Simone IV, conte di Montfort, nacque verso il 1200; ancora giovane, essendo caduto in disgrazia della reggente di Francia Bianca di [...] Castiglia, andò a offrire i suoi servigi a Enrico III, re d'Inghilterra, che lo accolse con favore, gli affidò delicati incarichi e gli riconfermò il titolo comitale di Leicester. La sua condizione a corte ...
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Nobile milanese, oriundo parmigiano, figlio di Niccolò giureconsulto, e giureconsulto esso stesso, fu consigliere segreto del duca Galeazzo Maria Sforza, per incarico del quale andò ambasciatore ai Medici, a Venezia, in Francia, all'imperatore e alla corte papale. Rimasto vedovo di Briseide, dalla quale ebbe il figlio Alvise, abbracciò la carriera ecclesiastica; e nel 1468 fu da papa Paolo II destinato ...
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Milanese. Non sappiamo quando sia nato: ma sarebbe stato figlio di tal Andrea Pellanda e di Maddalena Caimi, e, pare, nipote di Bartolomeo (v. sopra). Fu alla scuola di Giorgio Merula, e diventò poi persona [...] 1516 lo dà già defunto) e il luogo di sepoltura. Dalla nobile Susanna Calcaterra, sua moglie, ebbe un figlio, Giovanni Francesco.
Caratteristica del C. storico è la cura di appurare criticamente i fatti, la onesta e accurata ricerca di documenti ...
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Romano. Eletto a successore di Leone IV, defunto il 17 luglio 855. Il decreto della elezione fu mandato agl'imperatori Lotario I e Lodovico II, per la convalidazione. Se non che, a Gubbio, gl'inviati pontifici, Niccolò vescovo di Anagni e Mercurio magister militum, si lasciarono indurre da quel vescovo Arsenio a dichiararsi in favore di Anastasio, già scomunicato da papa Leone IV. La corte imperiale ...
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