Prelato e diplomatico (castello di Mane, Alpes-de-Haute-Provence, 1625 - Parigi 1713). Vescovo di Digne (1658), Marsiglia (1662), Beauvais (1679), fu ambasciatore straordinario alla dieta di Polonia, dove [...] favorì l'elezione di Giovanni Sobieski; sottoscrisse (1682) la dichiarazione del clero gallicano, ma poi ritrattò. Creato cardinale (1690), fu ambasciatore di Luigi XIV presso Innocenzo XII e Clemente XI, e grande elemosiniere (1706). ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] aragonese E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d'Aragona e l'invasione di Giovanni d'Angiò, in Arch. stor. napol., XVII-XXIII (1892-98 XIV, ebbe dal re i titoli di consigliere, elemosiniere e storiografo. Il genovese Giov. Paolo Marana (1642 ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] autorità locali, proibendosi la mendicità e l'elemosina, obbligando al lavoro gli adulti, rivedendo religiosi attendono anche ad opere di carità: primo fra tutti, quello di S. Giovanni di Gerusalemme (sec. XI), poi di Rodi e poi di Malta, che fondò ...
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Nacque verso il 1421 da modesti genitori, probabilmente nel borgo di Angle-Luçon nel Poitou (altri lo dichiararono originario di Verdun); conseguì il dottorato in legge ad Angers nel 1457, e divenne famigliare [...] Giovanni di Beauvais, vescovo di Angers, ch'egli seguì nell'ambasceria inviata da Luigi XI a papa Pio II nel 1462 per la Prammatica Sanzione. Nel 1464 diviene elemosiniere con Gioacchino Ronault, il B. fu l'anima della difesa organizzata in favore del ...
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Teologo francese, nato a Compiègne nel 1350, morto ad Avignone fra il 1420 e il 1425. Ebbe un posto di studio nel celebre Collegio di Navarra, e si licenziò in teologia nell'Università di Parigi nel 1381. [...] in Notre-Dame a Parigi nel 1391, elemosiniere del re Carlo VI nel 1392, egli 1397), Pietro d'Ailly rimise a più tardi l'esecuzione del suo disegno, e s'accinse a figurò come cardinale (era stato nominato da Giovanni XXIII nel 1411) e come legato per ...
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Famiglia italiana, d'origine toscana, legata ai Medici e trasferitasi in Francia, dove trascrisse il proprio nome alla francese, e diede nel sec. XVII numerosi prelati e diplomatici. Antonio, vescovo di [...] Maria de' Medici e fu fatto grande elemosiniere del regno, e quindi, nel 1611, nipote della regina), mentre il re Giovanni Casimiro aveva promesso di abdicare. Fallito tuttavia il cardinalato nel 1672, e l'arcivescovato di Narbona (1673) in cambio ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] al principio del pontificato, la traduzione della vita di s. GiovanniElemosiniere; cfr. la lettera di dedica in M.G.H., Epistolae, VI, 1, p. 224, epistola di Adventius a N. e l'epistola 32 di N. ad Adone di Vienne), ma il progetto naufragò sia ...
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Francia
Simonetta Saffiotti Bernardi
Remo Ceserani
(Franza). – La presenza della F. nell'opera e nel mondo di D. è molto frequente, sia direttamente, con citazioni specifiche, sia attraverso i riferimenti [...] è confermata), fu Balthasar Grangier, canonico di Nôtre-Dame ed elemosiniere del re. Di questa traduzione si ha una stampa del anche in agili volumetti, adatti per i viaggiatori); a Giovanni-M.L. Casella, del quale Artaud de Montor fece grandi ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] il debole monsignor Bertazzoli, suo elemosiniere, e il medico Porta) l'istituzione canonica dei vescovi da parte Giustina a Padova, di S. Anselmo a Roma o di S. Giovanni Evangelista a Parma. Il terreno diviene più sicuro, sul piano archivistico, in ...
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CAVALCA, Domenico
Carlo Delcorno
Nacque verso il 1270 a Vico Pisano, come attestano i più antichi manoscritti delle sue opere e le notizie che si leggono nella Cronaca trecentesca e nei più tardi Annali [...] . Il primo testo, la Vita di Giovanni Patriarca o Elemosiniere, scritta nel secolo VII da Leontio, edizione del Prologo e dei primi cinque capitoli dello Specchio di Croce); C. e L. Frati, Indice delle carte di P. Bilancioni, I, Bologna 1893, pp. 191 ...
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cultista
agg. e s. m. e f. Aderente a clan nati e sviluppatisi in Nigeria che esercitano attività criminali in patria e nei Paesi di emigrazione. ♦ Per la prima volta, la Dia nella relazione semestrale nomina i gruppi di “cultisti” più pericolosi...