Poeta liturgico bizantino del sec. VII. Fratello adottivo di S. GiovanniDamasceno, venne insieme con lui educato dal siciliano Cosma il vecchio, che il padre aveva riscattato dalla schiavitù dei Saraceni. [...] Convisse con Giovanni nel famoso monastero di S. Saba sino alla sua nomina a vescovo di Maiuma nella Fenicia (743). abate. A sua volta le poesie di C., come quelle del Damasceno, ebbero commentatori: ad esempio, il poeta Teodoro Prodromo.
Edizioni: I ...
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Antico scrittore ecclesiastico georgiano, morto prima del 1103, fu durante tutta la sua vita monaco sul monte Nero, presso Antiochia, e circa il 1091 abate del monastero di Kastana colà situato. Tradusse [...] Atti degli Apostoli, che però non ricevettero validità canonica, l'Ασκητικόν di Basilio il Grande, la Πηγὴ γνώσεως di GiovanniDamasceno ecc. Primo fra i traduttori georgiani si servì d'un rigoroso metodo filologico, cercando di stabilire la migliore ...
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Poeta liturgico bizantino (n. in Sicilia 815 circa - m. 886), autore di numerosissimi canoni in onore di santi. Ordinò e compose in gran parte la paracletica o grande ottoeco, libro liturgico contenente, [...] oltre l'ottoeco di s. GiovanniDamasceno, gli uffici di tutti i giorni della settimana. ...
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Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] integre le proprie caratteristiche, confluiscono in un’unica persona.
Sviluppi medievali e moderni
Da Leonzio di Bisanzio a s. GiovanniDamasceno, a s. Tommaso, Duns Scoto e gli scolastici si discute sulla convenienza dell’i., la sua necessità, il ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo Pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo, GiovanniDamasceno, Basilio, Gregorio di Nazianzo; ristampò opere di filosofi e mistici medievali (Riccardo di S. Vittore, Raimondo ...
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Erudito (Boulogne-sur-Mer 1661 - Parigi 1733), domenicano. Curò una raccolta critica delle opere di GiovanniDamasceno (Joannis Damasceni opera omnia quae exstant et ejus nomine circumferuntur, 2 voll., [...] 1712), pregevole per le notazioni storico-critiche che accompagnano la revisione dei testi. Fu anche autore di un compendio storico di tutte le Chiese d'Oriente (Oriens christianus in quattuor patriarchatus ...
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Vescovo melchita di Ḥarrān in Mesopotamia (n. Edessa 740 circa - m. 820 d. C.). Discepolo di S. GiovanniDamasceno, polemizzò con numerosi opuscoli in greco e in arabo contro i dogmi dell'islamismo, difese [...] il culto delle immagini e in genere le dottrine cattoliche. Fu forse il primo scrittore cristiano a usare l'arabo in materia religiosa ...
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Pittore di vetrate (n. Varallo; notizie dal 1420 al 1489). Figlio del maestro Leonardo, dal 1445 fu attivo a Milano; note due vetrate dell'abside del duomo con S. GiovanniDamasceno e S. Eligio (1479-89), [...] che risentono dell'ambiente ferrarese e di V. Foppa ...
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Scrittore ecclesiastico georgiano (m. prima del 1103); abate del monastero di Kastana presso Antiochia, tradusse dal greco in georgiano un gran numero di opere, tra le quali anche la Πηγὴ γνώσεως di Giovanni [...] Damasceno. ...
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Filologo (Guise 1535 - Parigi 1581); benedettino, abate di Ferrières (Angiò), editore e traduttore delle opere di antichi scrittori cristiani (Gregorio Nazianzeno, GiovanniDamasceno, Isidoro Pelusiano, [...] Epifanio, Giovanni Crisostomo, Ireneo). ...
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patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...