Filosofo (m. Todi 1328), amico e collega di Marsilio da Padova all'univ. di Parigi. Per avere collaborato alla stesura del Defensor pacis di Marsilio, condivise le avversità che, per tale opera, colpirono [...] opere filosofiche, dichiaratamente averroistiche, vanno ricordati i commentarî a opere di Aristotele, al De substantia orbis di Averroè, alla Expositio problematum Aristotelis di Pietro d'Abano; le sue tesi politiche antipapali sono sviluppate nel ...
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Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] G. dichiarò formalmente eretico quest'ultimo, dopo aver confutato e condannato, pochi giorni prima, le dottrine di Marsilio da Padova e diGiovannidiJandun, che rivendicavano l'autonomia e l'indipendenza del potere temporale dalla Chiesa e che il ...
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Politico e teologo (n. Padova tra il 1275 e il 1280 - m. Monaco di Baviera tra il 1342 e il 1343), figlio di Bonmatteo dei Mainardini, notaio dell'università di Padova. Svolse studî di medicina a Padova, [...] sua maggiore, il Defensor pacis (1324), e strinse rapporti con i maestri averroisti, in particolare con GiovannidiJandun. Venne altresì in contatto con la dottrina della povertà evangelica sostenuta dagli Spirituali francescani, alcuni dei quali ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] suoi numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e diGiovannidiJandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare importanza la Logica magna, adottata come testo d ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] nuovo orientamento religioso, per bocca dei valdesi, degli spirituali, dei lollardi, di Marsilio da Padova, diGiovannidiJandun, di Guglielmo Ockam, diGiovanni Wycliffe, attaccava sempre più violentemente la disciplina e la dottrina ecclesiastica ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] che non lascia dubbio sulle sue vere opinioni.
Un altro averroista, ma ben più moderato e prudente diGíovannidiJandun, fu l'inglese Giovannidi Baconthorpe (Johannes Baconis), un carmelitano che insegnava a Parigi; fu dal 1327 provinciale del suo ...
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OCCAM (o Ockham), Guglielmo di
Guido Calogero
Pensatore inglese, massimo rappresentante della filosofia del sec. XIV e della crisi terminale a cui in quel periodo andò incontro il pensiero del Medioevo. [...] del Bavaro. Entrò così nella schiera dei pensatori politici dell'uscente Medioevo che, come Marsilio da Padova e GiovannidiJandun, sostenendo la politica del loro imperiale protettore contro quella del papa e mirando quindi a liberare l'autorità ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] in potenza.
La maggior parte dei commentatori seguì l'interpretazione che Averroè diede della definizione aristotelica. GiovannidiJandun e Giovanni Buridano, per esempio, ritennero opportuno evidenziare che un corpo mobile, che in quanto tale era ...
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Aristotele (Aristotile, dalla forma latina medievale Aristotiles)
Maria C. De Matteis**
Filosofo greco (Stagira 384-383 a. C. - Calcide 322 a.C.); compì i suoi primi studi di filosofia all'Accademia [...] e che sembrano al Nardi riecheggiare la convinzione dell'averroista GiovannidiJandun per il quale " il desiderio umano di sapere è soddisfatto in ogni momento dalla collaborazione di tutti gli uomini presi collettivamente ", cancellano infine ogni ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] metà del XIV sec. (con i corsi tenuti da GiovannidiJandun e Giovanni Buridano). Naturalmente, la corte aveva accesso anche a testi di Aristotele non ancora tradotti. Nel Liber Phisionomiae di Michele Scoto (terza parte del Liber Introductorius), il ...
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