Scultore (n. forse Napoli 1515 circa - m. ivi 1570), il maggiore di una famiglia di scultori e scalpellini originarî di Massa Lubrense. Discepolo di GiovannidaNola, il C. è una delle più singolari figure [...] addirittura caricaturali. Ebbe moltissimi aiuti e scolari. Opere sue in molte chiese di Napoli (sculture nella capp. Caracciolo in S. Giovanni a Carbonara, sepolcri di Odet de Foix visconte di Lautrec e di Pedro Navarro, 1551, in S. Maria la Nova ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] (che ebbe largo seguito in I. settentrionale), dal Bambaia e dai Solari; in I. meridionale daGiovannidaNola e Girolamo da Santa Croce; in Emilia dai plasticatori locali (A. Begarelli). Michelangelo, partito dallo studio dell’arte classica ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto [...] citiamo una Madonna in trono nella cattedrale di Muro Lucano e un San Sebastiano nel castello di Melfi, attribuiti a GiovannidaNola, nonché un cospicuo nucleo di opere di Giacomo Colombo; per la pittura, dipinti di Silvestro Buono, Teodoro d'Errico ...
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Scultore (n. Napoli 1502 circa - m. 1537 circa), con GiovannidaNola il più significativo esponente della scultura napoletana del Cinquecento. Si formò nella bottega di B. Ordóñez, per il quale si recò [...] del maestro e al contatto con la cultura fiorentina più avanzata, l'apprezzamento di maestri del Quattrocento, come Rossellino o Benedetto da Maiano. Tra le sue opere a Napoli: Incredulità di s. Tommaso, S. Maria delle Grazie a Caponapoli; altare del ...
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Scultore napoletano (sec. 16º), il più famoso dei cinque artisti appartenenti alla stessa famiglia. La sua prima opera, la Conversione di s. Paolo (Napoli, S. Maria delle Grazie), fu eseguita sotto l'influsso [...] del suo maestro GiovannidaNola. Nel 1547 compì la decorazione della cappella Caracciolo in collaborazione col suo maestro, con A. Caccavello e P. della Piatta. Insieme al fratello Giovan Francesco scolpì sirene, mascheroni e armi sulla fontana ...
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MALVITO (de Sumalvito), Tommaso
Valerio Da Gai
È sconosciuta la data di nascita di questo scultore originario di Como, attivo nella seconda metà del XV secolo (Filangieri).
Dopo un probabile tirocinio [...] di Maria Brancaccio nella chiesa dell'Annunziata. Ancora per l'Annunziata nel 1500, con gli scultori Pietro Belverte e GiovannidaNola, eseguì un portale collocato successivamente presso l'accesso al cortile dell'ospizio annesso alla chiesa. Di tale ...
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MALVITO (de Sumalvito), Giovan Tommaso
Valerio Da Gai
Figlio dello scultore comasco Tommaso, non si conosce la data della sua nascita, avvenuta a Como o a Napoli: nei documenti l'allocuzione "de Neapoli", [...] ; F. Abbate, Problemi della scultura napoletana del Quattrocento, in Storia di Napoli, IV, Napoli 1974, pp. 474-477, 493; Id., Su GiovannidaNola e G.T. M., in Prospettiva, 1977, n. 8, pp. 48-53; R. Pane, Il Rinascimento nell'Italia meridionale, II ...
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GRASSIA, Francesco, detto Franco Siciliano
Alessandro Serafini
Nacque a Palermo in data imprecisata, ma quasi certamente prima del 1640 (Faldi, p. 38). L'origine palermitana è testimoniata dallo stesso [...] scuola. In questo senso il modo in cui il G. trattava il marmo sembra recuperare lo spirito ellenistico di GiovannidaNola; mentre i tratti medievaleggianti rimandano all'arte plastica della Spagna (come quella di Juan de Mesa), certo diffusa anche ...
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LIGORIO, Pirro
C. Bertelli
Pittore, architetto e "antiquario" del sec. XVI.
Nacque a Napoli nel 1513 o ΄14 da famiglia nobile (cappella a S. Maria di Monte Oliveto, con sculture di GiovannidaNola) [...] di Stato, Ms. J. a. ii, 7, vol. xx, fol. 3); un'altra redazione è nota in manoscritti (Vat. Lat. 5255, in parte copiato da L. Canina, Edifizi antichi, v, pp. 152-193; una redazione più tarda è nel volume citato di Torino, folii 29-58; ivi, fol. 51 r ...
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