Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] Isacco, il Maestro della Santa Cecilia e soprattutto il Maestro delle Storie di s. Francesco, quest'ultimo dai più identificato con Giotto. Le ricerche più avanzate della pittura toscana e romana, d'altronde presenti ad Assisi ad opera di Cimabue, di ...
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Stoppino, Giotto. – Architetto e designer italiano (Vigevano 1926 - Milano 2011). Tra i maggiori esponenti del design italiano, dopo gli studi di architettura a Venezia e Milano ha lavorato dal 1953 al [...] 1968 nello studio Architetti Associati con V. Gregotti e L. Meneghetti partecipando, nel 1960, alla mostra milanese Nuovi design per il mobile italiano. Nel 1968 ha fondato un proprio studio indipendente ...
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Geografo, geologo ed esploratore italiano (Firenze 1878 - ivi 1968); prof. univ. di geografia a Pisa dal 1914, quindi di geologia a Napoli (dal 1921) e a Firenze (dal 1924 al 1953), socio nazionale dei Lincei dal 1919, membro (dal 1929), e per breve tempo (1944-45) presidente, dell'Accademia d'Italia. Compì missioni esplorative in Africa orientale (1905-06 e 1937) e nelle grandi catene dell'Asia centro-meridionale ...
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GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] nella pittura fiorentina di una tendenza stilistica attenta ai valori di luce e di colore, le cui radici affondavano nell'arte di Giotto.
Le due opere assegnate a G. (Tabernacolo di S. Spirito e Compianto di S. Remigio) non sono datate.
Per la prima ...
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Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente sono ritenute autografe la Pietà, già nella chiesa di S. Remigio (Firenze, Uffizi) e la Madonna e santi, già del tabernacolo di via del Leone (in deposito presso la Cassa di Risparmio, Firenze), che ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] II, p. 171.
34 Per il Polittico Baroncelli e la cuspide del Museum of Art di San Diego, si vedano: G. Corso, cat. 16, in Giotto e il Trecento, cit. alla nota 1, II, pp. 173-175; e A. Tartuferi, cat. 23, in Florence at the Dawn of the Renaissance, cit ...
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Pittore fiorentino (m. 1366); fu scolaro di Giotto (secondo Cennino Cennini lavorò con Giotto per 24 anni). La sua personalità si distingue da quella del maestro già nella Madonna col Bambino di Castiglione [...] Fiorentino (Pinacoteca Civica), dalle caratteristiche proporzioni allungate, di gotica eleganza. Fra le sue opere più note: affreschi con storie di Maria, nella cappella Baroncelli in S. Croce a Firenze ...
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Cimabue
Manuela Gianandrea
Un grande pittore conosciuto come il maestro di Giotto
Cimabue, soprannome di Cenni di Pepo, rinnova nel Duecento la sua pittura a contatto con le novità dell'ambiente artistico [...] maestro famoso
Secondo la tradizione Cimabue è maestro di Giotto, che egli sceglie come allievo dopo averlo visto disegnare ; ma, come ebbe modo di scrivere Dante, la fama di Cimabue viene ben presto oscurata da quella del suo grande discepolo Giotto. ...
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Incisore (Villa Lagarina 1525 circa - Roma 1601). Attivo a Roma, con abilità incise da Giotto, Raffaello, Michelangelo, A. del Sarto, Tiziano, ecc. È soprattutto noto per le monumentali raccolte: Antiquarum [...] statuarum Urbis Romae... (1561-94), Urbis Romae aedificiorum illustrium quae supersunt reliquiae (1569, da disegni di G. A. Dosio), Pontificum Romanorum effigies (1580), Romanorum Inperatorum effigies ...
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MARCHI, Tommaso
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze all'incirca nel 1340 da Marco di Giotto e da Lisa di Caccia Dietaiuti.
La famiglia risiedeva nel sesto di Borgo. Il padre era giurisperito, svolse [...] nel 1403.
La data, sia pure approssimativa, si ricava dal pagamento di una prestanza del M. nel giugno 1404, al quale tuttavia assolse Giotto di Piero Marchi il 19 dello stesso mese, ed è confermata dal fatto che il 29 giugno 1404 una nuova tassa fu ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...