Scrittore francese (Marsiglia 1895 - Parigi 1984). Autore di romanzi d'ispirazione fantastica (La folie céladon, 1935; Un enfant de la terre et du ciel, 1943; Les escales de la haute nuit, 1943; La chanson [...] de l'oiseau étranger, 1958; La rose de cire, 1964; De l'autre côté de la forét, 1966), di studî biografici (Giotto, 1929; Botticelli, 1932; Laurent le Magnifique, 1937; Machiavel, 1943; Mozart, 1955; Kandinskj, 1961) e di volumi di argomento storico. ...
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Scrittore e critico d'arte nato a Siena l'8 aprile 1906. Esordì come poeta con: Poesie (1935), seguite da Voce sola (1939) ed Elogia (1942). Era intanto divenuto ispettore nell'amministrazione statale [...] pittura antica (R. Manetti, 1932; La R. Pinoteca di Siena, 1933; Mostra della pittura riminese del 300, 1935; Giotto, 1938; Giovanni di Paolo, 1947; Quattrocenteschi senesi, 1949; Duccio, 1951) e moderna (Morandi, 1942). Attratto dai problemi teorici ...
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BARGELLINI, Piero
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 5 ag. 1897 da Carlo e da Adele Cestoni; dai tre ai diciassette anni crebbe in Mugello, fino a quando, per lo scoppio della prima guerra mondiale, [...] anni alla facoltà di agraria dell'università di Pisa, si "convertì" alla pittura. Ma all'evidente suggestione di Giotto, di Andrea del Castagno, dell'Angelico, tre maestri che gli saranno sempre esemplarmente cari, non corrispondeva un adeguato ...
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Poeta statunitense (New York 1930 - Robbinsdale, Minnesota, 2001), di origine italiana. Dopo una prima giovinezza trascorsa in povertà, e anche in prigione, viaggiò in Messico, in America Meridionale e [...] . I suoi viaggi in Francia e in Italia gli ispirarono invece poesie colte, come descrizioni di quadri celebri di Giotto, Botticelli e Paolo Uccello (Long Live Man, 1962). Altre opere: Early poems (1960), Elegiac Feelings in America (1970), Dove ...
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BARTOLI, Lodovico
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze verso la metà del sec. XIV. Niente sappiamo della giovinezza di lui, né dove egli sia stato abilitato a esercitare il notariato. Nel 1373, comunque, [...] conosce la data di morte, ma il fatto stesso che Agnolo di Zanobi di Taddeo Gaddi, il nipote del grande Taddeo prediletto da Giotto, non lo dica morto nell'anno in cui trascrisse l'opera di lui (1414) fa ragionevolmente pensare che il decesso sia da ...
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Scrittore italiano (Firenze 1884 - Roma 1966). Collaboratore della Voce, critico letterario della Tribuna (1910-23), dove firmò anche con lo pseud. Il Tarlo, fu tra i fondatori della Ronda e collaborò [...] traduttore, studioso d'arte (Pittura ital. dell'Ottocento, 1926; Trecentisti senesi, 1928; Pietro Lorenzetti, 1930; Giotto, 1937; ecc.), collaboratore dell'Enciclopedia Italiana, si interessò inoltre di cinema come direttore di produzione. Postume ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] gruppo degli stilnovisti e in particolare Dante e G. Cavalcanti. Dovette anche entrare in contatto con i pittori Cimabue e Giotto. A quest'epoca risale la sua prima produzione letteraria oggi perduta: le rime per una Costanza; una serie di "questioni ...
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PAMPALONI, Geno
Serena Andreotti Ravaglioli
Giornalista e critico letterario, nato a Roma il 25 novembre 1918. Compì gli studi universitari a Firenze e alla Scuola Normale di Pisa, iniziando assai presto [...] ), Fedele alle amicizie (1984), Bonus malus (1993) e I giorni in fuga (gli amori impossibili) (1994). P. ha curato infine alcuni volumi di argomento artistico: Giotto ad Assisi (1981); Notre-Dame e la Sainte Chapelle (1982); Terra di Siena (1985). ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] come, a Roma, Pietro Cavallini; a Firenze, Cimabue; a Siena, Duccio di Buoninsegna.
Tra Duecento e Trecento la figura di Giotto risolve ogni formula tradizionale, preparando a Firenze la frattura con il Medioevo, mentre a Siena si afferma nel 14° sec ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] , overo l’Archetipo de’ Giardini (1622) contiene importanti affermazioni circa la superiorità dei moderni in pittura (da Giotto ad Alessandro Turchi) e in musica (disciplina di cui si afferma, teste Monteverdi, l’inesauribile fertilità generativa ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...