Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] fine dell'Antichità. L'avvento di N. segnò un'umanizzazione dell'arte, che fu ripresa, al principio del Trecento, proprio da Giotto, seguace di N. nel senso più profondo del termine.
Vita e opere
È detto de Apulia in due documenti del maggio 1266 ...
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Scultore (Siena 1817 - Firenze 1882). Dopo aver studiato a Siena, si trasferì a Firenze, dove fu particolarmente toccato dall'arte di L. Bartolini. Ebbe grande successo per i suoi marmi oscillanti tra [...] più riuscite ricordiamo: Abele morente (1842, San Pietroburgo, Ermitage; replica in bronzo, Firenze, Gall. d'arte moderna); Giotto (1844; Firenze, portico degli Uffizi); Saffo abbandonata (1857; Roma, Gall. naz. d'arte moderna); Pietà (1862; Siena ...
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Pittore veronese operoso a Verona e a Padova. Nell'affresco della Crocifissione, nella capp. di S. Giacomo (ora di S. Felice, compiuta, nella decorazione, nel 1379) nella chiesa del Santo a Padova, sul [...] critica della sua personalità e, in minor grado, nella Battaglia di Clavigo, A., risalendo direttamente a Giotto, dà di questo un'interpretazione del tutto originale, ricca di novità nell'organizzazione dello spazio, nella caratterizzazione ...
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BATTISTA da Vicenza
Elena Bassi
Figlio del pittore Luca, nacque nel 1375 circa. Pittore attivo nel Vicentino, fu un ritardatario locale e perpetuò nei primi decenni del '400 i modi trecenteschi adeguandosi [...] ora della pittura bolognese, ora di quella di Altichiero e Avanzo, e risalendo, indirettamente, agli insegnamenti di Giotto. Egli si ispira anche alla pittura arcaicizzante di Paolo e Lorenzo Veneziano e, particolarmente, al polittico eseguito da ...
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Storico dell'arte (n. Mosca 1902 - m. 1986), prof. all'univ. di Mosca e all'Istituto d'arte Surikov. Si è dedicato allo studio dell'arte russa, in particolare del periodo bizantino, ma è anche autore di [...] italiana ed europea: Ital´janskoe iskusstvo epochi Dante i Džotto ("L'arte italiana dell'epoca di Dante e Giotto", 1939); Vseobščaja istorija iskusstv ("Storia generale delle arti", 1948-55); Etjudy po istorii russkogo iskusstva ("Studi di storia ...
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Pittore (Zwickau, Sassonia, 1881 - Berlino 1955), studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista Die Brücke: in questo [...] arte di V. van Gogh e alle opere di E. Munch. Nel 1907 fu in Italia, ove rimase colpito soprattutto dalla pittura di Giotto e dall'arte etrusca. Fu in contatto con i fauves e conobbe la scultura nera, che ebbe una profonda influenza sulla sua pittura ...
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Storico dell'arte (Magonza 1892 - ivi 1988), figlio di Fritz. Studioso di arte paleocristiana e medievale, diresse il Museo cristiano Vaticano (1934-46) e il Römisch-germanisches Museum di Magonza (1950-58). [...] Pubblicò, tra l'altro: Elfenbeinarbeiten der Spätantike und des frühen Mittelalters (1916, 3a ed. 1976); I tessuti del Museo Sacro Vaticano (1942); e, sulla Pinacoteca Vaticana, I dipinti dal X secolo fino a Giotto (1979). ...
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DUPRÉ, Amalia (Maria Luisa Amalia)
Ettore Spalletti
Figlia dello scultore Giovanni e di Maria Mecocci, nacque a Firenze il 26 nov. 1842.
Fu educata al disegno e al modellato dal padre e ben presto cominciò [...] fu anche autrice di opere in proprio, sebbene quasi sempre sotto l'assistenza paterna.
La sua prima opera importante fu il Giotto fanciullo, il cui modello in gesso (Fiesole, villa Dupré) fu terminato nel 1862, mentre il marmo venne compiuto qualche ...
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Pittore fiorentino (m. 1396), figlio di Taddeo. Fra le sue opere più note, eseguite con aiuti, ricordiamo gli affreschi della Leggenda della Croce nel coro di S. Croce in Firenze; dopo il 1374, parte di [...] cappella Castellani nella stessa chiesa e quelli della Leggenda della Sacra Cintola nella cappella omonima nel duomo di Prato (1392-96). Ormai stilisticamente lontano dall'arte di Giotto, dette alle sue composizioni un senso di delicata leggenda. ...
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Pittore (notizie tra il 1356 e il 1392), attivo a Firenze dal 1356. Tra le sue opere più notevoli la Presentazione al Tempio dell'Accademia fiorentina (1364), predella del polittico Rinuccini in S. Croce [...] in Firenze, una Madonna col Bambino nella pinacoteca di Siena (1377), oltre alcuni grandi e complessi polittici. Subisce l'influsso di Andrea Orcagna e di Nardo di Cione, nonché, attraverso Niccolò di Pietro Gerini, dello stesso Giotto. ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...