CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] . Il Petrarca gli rimase riconoscente e gli lasciò nel testamento, oltre alla sua famosa biblioteca, un dipinto di Giotto rappresentante la Vergine.Nel 1373 Petrarca gli indirizzò, a sua personale edificazione, una lettera che trattava dei doveri e ...
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VISCONTI, Giovanni
Alberto Cadili
– Nacque nel 1290 a Milano, da Matteo e Bonacossa di Squarcino Borri (gli altri maschi legittimi erano Galeazzo, Luchino, Marco, Stefano – i primi due futuri signori). [...] attribuzioni, la pittura giottesca fino al 1354 sembra essere un segno dell’influenza di Giovanni: se Azzone aveva chiamato Giotto, i due citati esempi rimandano all’arcivescovo e altri alla sua cerchia, in particolare un affresco nella cappella dell ...
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GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] è, invece, assai probabile che i capolavori dei maggiori esponenti delle scuole pittoriche umbra, senese e fiorentina (tra cui Giotto, Simone Martini e Pietro Lorenzetti) precedano la stesura dell'opera. Il realismo e la vivacità delle scene narrate ...
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BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga
Maria Vittoria Brugnoli
Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il [...]
Di altre opere, degli ultimi anni, non resta traccia: così degli affreschi nel nuovo S. Pietro, attorno ad una Madonna di Giotto e nella cappella del Sacramento; nell'altar maggiore di S. Salvatore in Lauro o in quello di S. Maria del Pianto; mentre ...
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SQUARCIONE, Francesco
Giacomo Alberto Calogero
– Figlio di un notaio di nome Giovanni e di una sorella del sarto Francesco della Galta, di cui purtroppo si ignora il nome, ebbe i natali a Padova, tra [...] (1959), pp. 89-96; D. Lipton, F. S., Phil. Diss., New York University 1974; M. Muraro, F. S. pittore “umanista”, in Da Giotto a Mantegna, a cura di L. Grossato, Milano 1974, pp. 68-74; A. Schmitt, F. S. als Zeichner und Stecher, in Münchner Jahrbuch ...
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VIGNALI, Jacopo
Maria Cecilia Fabbri
VIGNALI, Jacopo. – Nacque a Pratovecchio in Casentino (Arezzo) il 5 settembre 1592 da Cosimo di Jacopo e da Giulia di Antonio del Medico, appartenenti ad antiche [...] Pittura e scultura a Firenze (secoli XVI-XIX), Firenze 2017, pp. 36, 38 s., figg. 11 e 17; A. Roy, in De Giotto à Goya. Peintures italiennes et espagnoles du Musée des beaux-arts de Strasbourg (catal., Strasburgo), a cura di D. Jacquot - M. Lavallée ...
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GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] ), 265, pp. 3-35; L. Bellosi, Buffalmacco e il Trionfo della Morte, Torino 1974, passim; R. Fremantle, Florentine Gothic painters. From Giotto to Masaccio, London 1975, pp. 181-191; G. da M., a cura di L. Cavadini, Valmorea 1980; M. Gregori, Alcune ...
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GUIDO da Siena
Walter Angelelli
Nessun documento può essere riferito a questo pittore attivo nel XIII secolo, noto esclusivamente per la firma apposta sulla grande tavola con la Madonna in trono col [...] di storia dell'arte in onore di U. Procacci, Milano 1977, pp. 82-93; H.B.J. Maginnis, Painting in the age of Giotto: a historical reevaluation, University Park, PA, 1977, pp. 42 s., 73; P. Torriti, La Pinacoteca nazionale di Siena: i dipinti dal XII ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] .
Per quanto riguarda le belle arti F. non poté vantare risultati tali da compensare la distruzione degli affreschi di Giotto nel corso dei lavori da lui ordinati in Castelnuovo, palazzo di cui completò la costruzione e la decorazione utilizzando ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] 1926; Trecentisti senesi, Roma 1928; Pietro Lorenzetti, Milano 1930; Cipriano E. Oppo, trad. di J. Chuzeville, Paris 1934; Giotto, Milano 1937; Donatello, Roma 1942; La scultura fiorentina del Quattrocento, Milano 1956; Diario di Iacopo da Pontormo ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...