L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] di A. Melloni, Bologna 2007.
46 Non è un caso che nel catalogo de La Scuola si trovino poi in posizione di spicco Le città sono vive di GiorgioLaPira (1957), Maturità del laicato di Giuseppe Lazzati (1962), le Lettere dal deserto di Carlo Carretto ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] socialisti e dei monarchici, venne votato nell’agosto del 1960.
72 Tra le più note quella di Firenze con GiorgioLaPira (democristiano) sindaco e E. Enriques Agnoletti (socialista) vicesindaco.
73 Si veda il testo della Pacem in terris, alla sezione ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] dal solo Togliatti.
Da questo punto di vista il discorso più importante fu senz’altro quello di GiorgioLaPira, tenuto in Aula l’11 marzo 194612. LaPira partiva da quella «letteratura della crisi» che aveva animato il periodo fra le due guerre, ma ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] , nel campo religioso secondo ragione e Rivelazione»41.
Un altro nome che compare dal primo sommario era quello di GiorgioLaPira. Attivamente ricercato dalla polizia fascista per le sue vigorose prese di posizione contro il regime nella sua rivista ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] abbia come primo effetto una globale riconsiderazione del suo rapporto con i poveri e i lontani. C’è l’utopia di GiorgioLaPira, che «nell’attesa della povera gente», sogna una vera politica cristiana, al servizio della comunità, capace di cambiare ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] »43; destino a cui si sottrae invece Giovanni Pasti, prete rivoluzionario in Salvador, sospeso a divinis, giornalista, convinto da GiorgioLaPira a «restar dentro» una chiesa che «non esaurisce nel temporale il suo messaggio»44.
Non lo esaurisce, ma ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] Cristiana, Milano 1996; S. Abruzzese, Comunione e Liberazione, Bologna 2001; M. Camisasca, Comunione e Liberazione, cit.
73 M. De Giuseppe, GiorgioLaPira un sindaco e le vie della pace, Milano 2000, p. 146.
74 E. Scalfari, Se Dio si arrende al caso ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] influenza nelle diocesi. Fu lo stesso ministero di Dalla Costa, per il suo personale rapporto con GiorgioLaPira, a consentire un itinerario di riflessione, che, senza negare l’ecclesiologia prevalente, avrebbe condotto gli intellettuali cattolici ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] perché soppressa dalle autorità governative. «È innegabile [si legge nel numero primo del foglio fondato da GiorgioLaPira] che la complessità e la disarmonia sociale e culturale del nostro tempo ha posto questo problema in primo piano: urge, il ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] da Giuseppe Capograssi, Ludovico Montini, Mario Ferrari Aggradi, Paolo Emilio Taviani, Aldo Moro, Giulio Andreotti, Giuseppe Medici, GiorgioLaPira, Vittore Branca, Guido Gonella. Si trattò da un lato di una svolta, perché si abbandonò ogni richiamo ...
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