Storia composta da immagini in sequenza, cioè accostate l’una all’altra in modo da suggerire l’idea del movimento, i cui protagonisti parlano spesso per mezzo di ‘nuvole di fumo’ che provengono dalle loro [...] scritte e battute dialogiche (talvolta uscenti dalla bocca stessa dei personaggi raffigurati, come in ; Brick Bradford (1933, noto in Italia sotto diversi nomi, tra cui quello di Giorgio Ventura) di W. Ritt e C. Gray; Jungle Jim (1933), Flash Gordon ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] ; e così pure in testi gnostici e in papiri magici, nonché nell’iconografia cristiana, vinto e calpestato da santi (Giorgio, Michele ecc.), in cui può rappresentare anche l’idolatria. Come personificazione del male, nel Medioevo, il d. si oppone ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] deputati, costituiti da scene riconoscibili quali Paradiso, Bocca dell’Inferno, Calvario, mare, Case ( corte del ducato di Meiningen, di cui fu mecenate e animatore il duca Giorgio II (dal 1870 al 1890), ebbe ruolo preminente. Per la prima volta ...
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(ingl. Ireland; irl. Éire) Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico (84.420 km2 con circa 5.120.000 ab.), situata tra 51°26′ e 55°22′ lat. N e 5°35′ e 10°21′ long. O. La bagnano a O l’Oceano [...] di L. O’Flaherty e al romanzo An béal bocht («La povera bocca», 1941) di F. O’Brien, figura tra i capolavori della prosa Un’intensa attività edilizia si registra a Dublino, nel periodo giorgiano (architetti principali: W. Chambers, J. Gandon, T. ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] del gruppo dell'Isolino e la cultura dei ''vasi a bocca quadrata'' si afferma in modo autonomo. Nel Neolitico superiore la a cura di P. Venturoli, Bergamo 1985; La chiesa di San Giorgio a Grosio, Grosio 1985; I Pittori bergamaschi. Il Seicento, iii, ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] campanile, si libera di ogni gotica rimanenza; crea il S. Giorgio di Orsammichele, lieto della sua forza, ed il S. Lodovico Del Migliore, F. città nobilissima illustrata, Firenze 1654; F. Bocchi e G. Cinelli, Le bellezze della città di F., Firenze ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] Ala (o della Troia) lo chiude a sud. Tra detta punta e la Bocca d'Ombrone, per 39 km. di sviluppo, si apre la vasta costa bassa accomuna nella pittura monumentale e da cavalletto, da Giorgio Vasari a Cecchino Salviati, da Agnolo Bronzino ad ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] come pure che Dante (Parad., X, 133 segg.) abbia messo in bocca a T., nella gloria del paradiso, parole di elogio per Sigieri di e varî teologi come Demetrio Kydones e il patriarca Giorgio Scolario tradussero in greco le opere principali di T. ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] Giovanni Borghi, Luciano Fineschi, Marcello Riccio, Ivan Vandor, Giorgio Zinzi, Bruno Perris, Pino Liberati e Peppino D' 1963, piano); i belgi Toots Thielemans (n. 1922, armonica a bocca e chitarra), Bobby Jaspar (1926-1963, sax tenore e flauto) e ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] fatto che molto imprudentemente alla fine del dialogo G. mette proprio in bocca a Simplicio (che in tutta l'opera fa una ben magra e gli si concesse di abitar la casa sulla costa di S. Giorgio, con l'obbligo di non uscire di città, tanto che ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare a parlar meco (Dante); Come uom che per...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...