Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] parlamentare. A indurre la creazione di una varietà ben definita di lingua furono alcuni dei tratti indicati da GiorgioBocca: la rapidità e la facilità di comunicazione, che si concretizzano nell’emissione ripetuta e ravvicinata di messaggi sugli ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] Marina Mercantile, Macrelli Cino; Partecipazioni Statali, Bo Giorgio; Igiene e Sanità, Jervolino Angelo Raffaele; Turismo e Vettori, La sinistra extraparlamentare in Italia, Roma 1973; G. Bocca, Palmiro Togliatti, Bari 1973; G. Galli, I partiti ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] etichette che si riferiscono piuttosto all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e proposto di distinguere le vocali semiaperte da quelle semichiuse; Gian Giorgio ➔ Trissino introdusse due simboli provenienti dall’alfabeto greco per ...
Leggi Tutto
I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] del contrasto con la donna genovese (cioè le strofe messe in bocca a quest’ultima, in risposta a quelle rivolte a lei dall’ & Orioles 2002, vol. 1º, pp. 83-117.
Melchiori, Giorgio (1994), Joyce. Il mestiere dello scrittore, Torino, Einaudi.
Peri, ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] rischiava di parlare la «lingua dei morti», Bembo, per bocca del fratello Carlo (il quale, nelle Prose, è portavoce cortigiana è quella della lingua comune italiana, esposta da ➔ Gian Giorgio Trissino. Contro di lui non vi è polemica nelle Prose di ...
Leggi Tutto
La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] invece al polo della narrazione (il famoso «Bocca basciata non perde ventura, anzi rinuova come fa -106; 28, pp. 221-258; 29, pp. 3-66.
Ricci, Pier Giorgio (1962), Svolgimento della grafia del Boccaccio e datazione del codice in Branca & ...
Leggi Tutto
Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] , questa volta era stato un po’ più difficile delle precedenti (Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, p. 402)
(3) Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, p. 1383)
(66) La bocca non era ancora finita di fare, che cominciò subito a ridere ...
Leggi Tutto
L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] insufficienza sensoriale e quindi intellettiva è il tema che Giorgio Colli riassume nella formula del «pathos del nascosto», coperto di polvere
a ondeggiare davanti allo specchio
con la bocca impastata
Soluzione: «lo spazzolino da denti». In questo ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] come trènta, sarébbe, colònna, dòpo, spórgere, Cèsare, Giòrgio, ecc., che suona come regionale almeno nei casi di cosiddetta mano a cucchiara, che consiste nell’appoggiare al lato della bocca la mano destra, con le dita unite come a formare una ...
Leggi Tutto
di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] e i singoli termini dialettali messi in bocca ai personaggi assumono una valenza di connotazione vernacolare lingua della commedia (➔ teatro e lingua), dalla Veniexiana a Giovan Giorgio Alione, da Ruzante ad Andrea Calmo fino alle commedie senesi dei ...
Leggi Tutto
restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare a parlar meco (Dante); Come uom che per...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...