Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] storia della grammatica. Già Leon Battista ➔ Alberti aveva proposto di distinguere le vocali semiaperte da quelle semichiuse; GianGiorgio ➔ Trissino introdusse due simboli provenienti dall’alfabeto greco per le semiaperte (‹ɛ› per /ɛ/ e ‹ω› per /ɔ ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] 200712: 503), collocandosi in quella «corrente dei riformatori oltranzisti» (Maraschio 1994: 195) inaugurata nel Cinquecento da ➔ GianGiorgioTrissino (nell’Epistola de le lettere nuovamente aggiunte ne la lingua italiana del 1524) e portata avanti ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] , fino ai manuali di Migliorini e di Battaglia-Pernicone). I grammatici non bembiani e antibembiani, a cominciare da ➔ GianGiorgioTrissino, rimasero in posizione minoritaria e subalterna. Le loro opere sono non di rado assai curiose, come quella di ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] l’indirizzo classicista di Fortunio e di Bembo, ma quello cosiddetto italianista, che ha il suo capostipite in ➔ GianGiorgioTrissino e il suo testo esemplare nella Grammatichetta da lui pubblicata a Vicenza nel 1529: una grammatica del volgare ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] grafia (cfr. Maraschio 1994: 211). Questi tentativi attraversano tutta la storia della lingua italiana: si pensi che nel Cinquecento GianGiorgioTrissino propone di indicare con ε la e aperta e con ω dapprima la o aperta poi la o chiusa (ritenendo ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] nei volgari rispetto al latino (cfr. la proposta nel Polito, 1525, in Maraschio 1993: 217). La proposta di ➔ GianGiorgioTrissino di distinguere ‹u› vocale da ‹v› consonante si afferma in seguito (Migliorini 1966: 419). Tra le scritture volgari era ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] fonetica basate sull’introduzione di nuovi grafemi, con l’intento di sanare le incoerenze dell’➔alfabeto italiano. Se nel Cinquecento GianGiorgioTrissino proponeva l’uso di ‹ʃ› per la s sonora e di ‹ω› ed ‹ε› per distinguere le varianti aperte di ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] compare invece nel ms. S del Cesano di Claudio Tolomei (1525-1529) e nell’editio princeps del Castellano di ➔ GianGiorgioTrissino (1528) (cfr. Castellani 1995: 44-47). Nei testi citati la virgoletta ha sempre forma di coppia di virgole posta ...
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