Diplomatico e scrittore portoghese, nato nel 1752, morto nel 1817. Dopo aver viaggiato a lungo per l'Europa, fu ministro in Olanda e poi in Francia, dove si trovò spesso in contrasto col reggente di Portogallo, che, ad onta dei trattati con la Francia, ruppe la neutralità inviando in Catalogna un esercito contro i Francesi (1793). Nondimeno l'A., dopo la pace di Basilea, fece trionfare la tesi della ...
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Linguista svizzero, nato a Ginevra nel 1865, professore di linguistica all'università di Ginevra dal 1913. Allievo e successore di Ferdinand de Saussure, ne ha continuato l'opera svolgendone il pensiero [...] descrittiva, soffocata per molto tempo da quella storica e la rivalutazione dell'elemento individuale in confronto con quello sociale.
Bibl.: A. Sechehaye, in Indogerm. Forsch., XLIV (1926), p. 217 segg.; G. Devoto, in Cultura, VII (1928). ...
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Secondo re della casa di Braganza. Nato nel 1643 e succeduto al padre Giovanni IV, nel 1656,
A. rimase dapprima sotto la tutela della madre, che, conoscendo del figlio il carattere incolto e brutale e i vizî abbietti, avrebbe voluto continuare la reggenza. Ma A., spalleggiato dal conte Castello-Melhor, esiliò la madre e si proclamò indipendente nel 1662. Nel 1667, la moglie, Maria Francesca Isabella ...
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Nato a Coimbra, nel 1185, e succeduto al padre, Sancio I, nel 1211. Benché poco incline alle cose militari, si trovò impigliato nella guerra contro i Mori, che sconfisse nel 1217, ad Alcácer do Sal (al-Qaṣr). Strappò ai fratelli i territorî pervenuti loro per testamento paterno, e cercò anche d'indebolire il potere del clero e di usurparne le enormi rendite. Scomunicato, pertanto, da Onorio III, promise ...
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Il barbarismo è una formazione linguistica di origine straniera e non assimilata (diverso dal solecismo, che è un impiego scorretto di elementi linguistici nazionali). Non si applica perciò a tutti i termini di origine straniera, ma lascia fuori causa le espressioni astratte del linguaggio internazionale (sport, record, hinterland, folklore) o scientifico (apiretico per "sfebbrato"). Barbarismo sintattico ...
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Rapporto attributivo rappresentato da un sostantivo invece che da un aggettivo. L'accordo è fatto col numero e col caso: meno facilmente col genere. Con questo in francese regolarmente non si fa: une femme peintre; e in italiano si tenta, ma non sempre coerentemente: una donna dottore in lettere, oppure dottoressa in lettere, e comunque senza una regola definita. La posizione, che è quella successiva, ...
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Termine usato dai grammatici greci a indicare un caso particolare di caduta di uno o più suoni in fine di parola (cfr. ἀϕαίρεσις all'iniziale, συγκοπή all'interno, v. aferesi, sincope), p. es., δῶμα, δῶ "casa"; con lo stesso significato è impiegato ancora oggi. L'apocope è dovuta linguisticamente a due forze: una fonetica che si manifesta sia attraverso l'indebolimento spontaneo della finale delle ...
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Gesuita, nato a Lucca nel 1650. Partì nel 1667 per l'America meridionale, ove fu maestro dei novizî, poi rettore del collegio di Bahia, infine provinciale del Brasile. Morì a Bahia il 13 marzo 1716. Insigne per pietà e per dottrina, lasciò durevole ricordo fra i Brasiliani. Sono da ricordare alcune sue scritture: fra le quali, oltre quelle mentovate nel Sommervogel, Biblioth. de la C. de J., I, 340, ...
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. Linguistica. - (dal lat. declinatio, che traduce il greco κλίσις "flessione", riferito in greco sia al nome sia al verbo). - Flessione del nome (v.), che esprime nelle lingue classiche il numero e il caso sempre, e, quando si tratti di aggettivo, anche il genere. Nelle lingue moderne, a differenza della coniugazione, la declinazione è ridotta a esprimere solamente il numero, e, nelle condizioni più ...
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Nato a Lisbona nel 1708, fu dignitario influentissimo durante il regno di Giovanni I; ma cadde in disgrazia all'avvento di Giuseppe I, per la sua inimicizia con il marchese di Pombal. Impegnato in una congiura, sotto l'occulta influenza, pare, dei gesuiti, che già perdevano terreno alla corte, organizzò l'attentato del 4 settembre 1758 contro Giuseppe I, che rimase ferito gravemente alla spalla e al ...
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