Musicista (Napoli 1560 circa - ivi 1614). Studiò probab. con P. Nenna. Fondò un'accademia musicale, cui fu iscritto anche T. Tasso. Si espresse con estrema audacia stilistica, soprattutto nell'uso del [...] . Restano di lui sei libri di madrigali a 5 voci (1594-1611) e alcuni madrigali a 6, pubblicati nel 1626 da M. Effrem, due libri di Sacrae cantiones (1603), uno di Responsoria et alia ad officium Hebdomadae Sanctae spectantia (1611), alcune ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Personaggio d’alto lignaggio e artista estroso, Carlo Gesualdo coltiva la musica per proprio [...] del suo tempo.
Un musicista aristocratico
Principe di Venosa a capo di vasti domini feudali, appartenente a e bellezza oltre che per la loro suprema arte vocale. Da quest’ambiente, Carlo Gesualdo non manca di trarre ricchi stimoli per la sua arte. ...
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Compositore e musicografo, nato il 24 dicembre 1842 a Napoli, dove morì il 25 aprile 1915. Insegnò composizione, storia ed estetica della musica al Conservatorio di Napoli e compose opere comiche, musica [...] 'opera comica dalle origini a G. B. Pergolesi; Salvator Rosa musicista e lo stile monodico da camera (1894); Un predecessore di A. Scarlatti (GesualdodaVenosa); Il melodramma dalle origini al sec. XVIII; La musica a Napoli (1900); Die moderne Oper ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Gabrieli compone madrigali italiani nello stile di Monteverdi e di GesualdodaVenosa, salmi davidici a coro multiplo, in uno stile grandioso e animato da una sovrana forza, percorso da impeti del tutto barocchi, e poi Cantiones sacrae, mottetti, nei ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] il poema di C. de Rore, di Luca Marenzio e dell'amico di T. Tasso: GesualdodaVenosa, mentre nel nord della penisola si avvia l'attività di quel Monteverdi da cui il madrigale sarà spinto ai più intensi e complessi valori drammatici e nel medesimo ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] francesi e specie gli ultimi madrigalisti italiani (GesualdodaVenosa: Madr. a 5 v., trascriz. maggiore. I due modi maggiore e minore esistevano dunque non si sa fin da quando, ma la teoria li ignorava; e nemmeno quando il Glareano introdusse ...
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MUSICA CONTEMPORANEA.
Francesco Antonioni
– Linee di tendenza della musica contemporanea. Il panorama europeo. Le tendenze musicali statunitensi. Altre esperienze (inglesi ed) europee. La situazione [...] . Riferimenti al manierismo di origine pittorica –Anamorfosi (1980), per pianoforte – hanno trovato terreno fertile nella riscoperta di GesualdodaVenosa Le voci sottovetro, per voce ed ensemble (1998), Terribile e spaventosa storia del Principe di ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] d'un semplice "dar suono" ai versi d'una poesia lirica o drammatica, non un Gaffurio, un Andrea Gabrieli, un GesualdodaVenosa, un Luca Marenzio, un Cipriano de Rore (i quali pure avvertivano, quasi tutti, l'ansito della nascitura tendenza monodica ...
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MARENZIO, Luca
Gaetano CESARI
Compositore, nato a Coccaglio (Brescia) nel 1553, morto a Roma il 22 agosto 1599. Studiò contrappunto e canto con Giovanni Contino (un allievo del parmigiano G. M. Lanfranchi); [...] cappella". Fra le espressioni di tipo mottettistico, non sempre esenti da formule scolastiche, dei madrigalisti anteriori e gli estremi del colorismo armonico toccati daGesualdodaVenosa, del programmatismo di G. Croce, A. Striggio, A. Banchieri, e ...
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Significa l'uso di più semitoni che alterino la serie naturale dei suoni, base della musica occidentale, detta serie diatonica.
Mentre nella suesposta serie diatonica non vi sono che due semitoni, la serie [...] cromatiche ed enarmoniche. Fu cosa infeconda; ma F. Salinas parla d'un organo, da lui trovato a Firenze, con tasti distinti pel re ♯ e mi ♭ e Willaert, Nicolò Vicentino, Luca Marenzio, GesualdodaVenosa, Claudio Monteverdi. Questa prima fioritura ...
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