Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] più noti topoi biblici, dal ‘riposo’ (28-30) alla eredità ‘del regno di Dio’ (28), dal ‘grande sabato’ (29) alla ‘Gerusalemmeceleste’ (2; 31), dalla ‘terra dei viventi’ al ‘monte santo di Dio’ (37), per culminare con un’endiadi che designa proprio ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] alla zona presbiteriale anche un arco di trionfo, dove campeggia un'originalissima rappresentazione musiva della Gerusalemmeceleste, ispirata forse alla tradizione manoscritta illustrata dell'Apocalisse, non priva di riferimenti liturgici (Mauck ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] soggezione al secolo e alle grandi famiglie per riscoprire la sua originaria funzione di oasi contemplativa, di anticipo della Gerusalemmeceleste piantato nel cuore del ducato.
Si può dire che la fuga di Pietro Orseolo aveva dato e continuava a ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, p. 209 e s 1970, p. 504)
K. M. D. Duunbabin
R. Farioli Campanati
F. Bisconti
D. Mazzoleni
A partire dal 1968 il Bulletin de l'Association [...] classiche, un portico e un'esedra, che costituiscono le ideali quinte della raffigurazione. In questa visione della Gerusalemmeceleste si sono volute vedere - raramente, in verità, con argomentazioni del tutto convincenti - riferimenti precisi alla ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] dei primi due giorni. Le pericopi e gli inni prescritti nel canone fanno riferimento al Tempio, alla Chiesa, alla Gerusalemmeceleste e alla croce, temi evocati anche nelle letture omiletiche dei Čaṙǝntirs, raccolte di testi dei Padri greci e armeni ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] nord della chiesa abbaziale di Notre-Dame a Saint-Chef (dip. Isère), nel Delfinato, con la raffigurazione della Gerusalemmeceleste al colmo della volta, databili al terzo quarto del sec. 11°, anch'esse un tempo inserite nell'arte cluniacense ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] con dodici porte e dodici torri con figure di apostoli e di profeti, forse ispirata all'architettura fantastica della GerusalemmeCeleste, sulla quale sono fissati i supporti per settantadue l. (Negri Arnoldi, 1958; Jarmuth, 1967, pp. 52-53). Di ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] inserito di passaggio nella contemplazione dell’azione del Logos che rende tutta la terra immagine del cielo, cioè della Gerusalemmeceleste cui si deve tendere.
Una lettura spassionata mostra come Eusebio nella h.e. sia lontano dall’attardarsi sull ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Immagini della Natura
Baudouin van den Abeele
Wesley M. Stevens
Uta Lindgren
Immagini della Natura
Durante l'Alto Medioevo la [...] gemme (Esodo, 28, 17-20; 39, 10-13), e nell'Apocalisse si afferma che le fondamenta delle mura della Gerusalemmeceleste sono adorne di dodici specie di pietre preziose (Apocalisse, 21, 18-20). Le interpretazioni dei commentatori hanno dato origine ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] " di Giannozzo Manetti alla luce di una ricognizione delle fonti documentarie, ibid., pp. 111-18; S. Simoncini, Roma come Gerusalemmeceleste nel Giubileo del 1450. La "renovatio" di Nicolò V e il "Momus" di Leon Battista Alberti, ibid., pp. 322 ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...