ABBATE, Onofrio (Abbate Pascià)
Francesco Brancato
Nato a Palermo il 29 febbr. 1824, vi si laureò in medicina e si rese presto noto come valente oftalmologo, avendo seguito la pratica dell'insigne oculista [...] gotico-normanna (Palermo 1840); Sulla etimologia nelle lingue (Palermo 1840); Archeologia egiziana o i geroglifici applicati alle scienze mediche (Palermo 1842); Un bassorilievo di Beni Hassan - Interpretazioni medico-archeologiche (Palermo ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] incisi sulla stele di Rosetta. Come è noto, si giunse alla soluzione dell'enigma rappresentato dalla lingua egizia espressa in geroglifici in seguito al ritrovamento di una stele - poi divenuta famosa in tutto il mondo con il nome del luogo ove ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] Meroe, il F. volle dapprima esplorare i dintorni dell'antica capitale. Un tempio presso Berber, ricco di decorazioni e di geroglifici, attirò la sua attenzione: lo fece liberare dalla sabbia, ne trovò l'ingresso, lo saggiò per giorni da ogni lato ...
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Medico, fisico ed egittologo (Milverton 1773 - Londra 1829). La figura di Y. ha lasciato importanti contributi alla fisica, per lo studio dell'ottica, ma soprattutto per la cosiddetta esperienza di Y., [...] limitata cultura matematica dell'autore. Si dedicò anche all'egittologia, affrontando genialmente il problema della decifrazione dei geroglifici e lo studio del demotico, pubblicando varie opere sui papiri, sull'iscrizione di Rosetta: An account of ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] delle opere scientifiche greche. A lui si attribuisce anche una fama di astrologo e mago (nonché addirittura di esperto in geroglifici) su cui l'inesistenza di documentazione fa pesare forti sospetti di falsità. Ai ff. 157-160 del cod. latino 555 ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] di tutto una differenza nel tipo di scrittura. I documenti mesopotamici sono scritti con caratteri cuneiformi, i documenti egizi in geroglifici (in ieratico o in demotico, secondo le epoche e la natura dei documenti), mentre i Greci si servono di ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] i modi di caccia, i combattimenti, le antipatie, le malattie, dati storici, il significato mistico, considerazioni morali, i geroglifici che derivano dall'animale, gli emblemi in cui è riprodotto, favole, proverbi, gli usi medicinali, alimentari, ecc ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] flagelli che hanno portato alla scomparsa improvvisa di migliaia di persone: se ne trova traccia sia nei testi geroglifici egiziani che in quelli cuneiformi della Mesopotamia; le epidemie hanno infierito anche durante la guerra di Troia, durante ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Ciascuno...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...