Lamberti, Mosca de'
Umberto Bosco
Uomo politico fiorentino, tra i più autorevoli della prima metà del sec. XIII, appartenente alla potente famiglia ghibellina di cui alla voce precedente. Appare nella [...] di D. rispetto alla vendetta privata: non per nulla il tema sarà ripreso in altro disteso episodio all'inizio del canto seguente, quello di GeridelBello (If XXIX 1-36). D. era probabilmente accusato dall'opinione pubblica o da parte di essa (e l ...
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sangue
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nella Vita Nuova, con il significato e in usi estensivi tuttora comuni; due esempi nel Fiore, nessuno nel Detto.
In Pg V 74 Iacopo del Cassero, [...] famiglia, e specialmente ai discendenti, ai figli, o anche a un singolo parente o a un singolo figlio: per D., GeridelBello è un spirto del mio sangue (If XXIX 20); Ugo Capeto allude ai propri discendenti con l'espressione sangue mio (Pg XX 62) e ...
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FEDERIGO di ser Geri d'Arezzo
Fabio De Propris
Nacque probabilmente ad Arezzo tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIV dall'avvocato, professore di diritto civile e preumanista Geri d'Arezzo.
Il [...] dell'Ambra, autore di un sonetto di stampo siculo-toscano. o la sua paternità sbrigativamente attribuita da Carducci a GeridelBello, cugino del padre di Dante. Notizie biografiche relativamente più precise si sono avute in questo secolo dagli studi ...
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Sacchetti
Arnaldo D'addario
Antica famiglia fiorentina della quale eruditi e genealogisti si sono sforzati di trovare, ma senza alcun fondamento critico, origini romane. Il Verino - le cui asserzioni [...] dell'autore e... giusta lor possa, disdegnosi e superbi "; e lo dice a chiosa dell'episodio di GeridelBello (If XXIX 18-36), il cugino carnale del padre di D. che, uccisore a tradimento, era stato a sua volta assassinato a tradimento in Fucecchio ...
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Alighieri, Alighiero II
Renato Piattoli
Simonetta Saffiotti Bernanrdi
Primo dei cinque figli di Bellincione, nato verso il 1220, per quanto possiamo arguire da un atto del 27 aprile 1246. In questo [...] 'uccisione di A.; ma si può supporre che D. avrebbe accennato alla morte violenta di GeridelBello (If XXIX 27) qualora ci fosse da argomentare sull'uccisione del suo stesso padre? Inoltre proprio l'accusa di una pace fatta troppo in fretta con gli ...
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forte (avv.)
Vincenzo Valente
È di largo impiego sia in verso che in prosa, e presente in tutte le opere di Dante. La varietà dei riferimenti comporta diverse gradazioni di significati, che non è difficile [...] forte udito (XIV 62); io vidi lui... / minacciar forte col dito (XXIX 26), e qui vuoi dire che la ‛ minaccia ' di GeridelBello è espressa agitando con forza il dito verso D.; forte / gridando (Pg XV 107); poi gridò forte: " Qual grazia m'è questa ...
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Ben so che fosti figliuol d'Alaghieri
Eugenio Chiarini
Sonetto terzo di Forese, ultimo della tenzone con D. (Rime LXXVIII).
Replicando alle veementi accuse dell'avversario, basta a Forese, " calmo, [...] e l'alto senso della giustizia e dalla pace... avessero determinato, quando scriveva ", nel poema, l'episodio di GeridelBello, " un atteggiamento di distacco e di superiorità nei riguardi di certe superstiti usanze barbariche dei suoi contemporanei ...
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Alighieri, Cione
Renato Piattoli
Figlio di messer Bello, fu fratello di Geri, Gualfreduccio e di Lapo conosciuto solo attraverso il figlio Bellino. C. sopravvisse a tutti i fratelli e fu persona assai [...] a quelle dei suoi consorti (infatti D. e il fratello Francesco possedettero e abitarono la casa che era stata di GeridelBello), venne distrutta per farvi passare l'attuale via dei Magazzini. Nel gennaio 1298 fu fatta richiesta di tracciare quella ...
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L'altra notte mi venne una gran tosse
Eugenio Chiarini
Secondo sonetto della tenzone tra D. e Forese, primo (replicativo) di Forese. Le riprese, in esso evidenti, di locuzioni e movenze del sonetto [...] da tanti anni defunto non poteva trovar requie nel sepolcro (cfr. in If XXIX 18-36 il gesto minaccioso di GeridelBello). Ma in che consistesse l'offesa subita da Alighiero non è dato sapere. Laddove l'interpretazione ‛ usuraria ' è resa verosimile ...
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Porena, Manfredi
Nlcolò Mineo
, Critico Letterario (Roma 1873 - ivi 1955).
Laureatosi nel 1899 a Napoli col D'Ovidio, insegnò nelle scuole secondarie sino al 1909, quando ottenne la cattedra di stilistica [...] aspetti della cultura di D. o dei riferimenti storici del poema, a risolvere specifici problemi ermeneutici e anche testuali: D. e GeridelBello, Napoli 1900; Delle manifestazioni plastiche del sentimento nei personaggi della D.C., Milano l902 (lo ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...