SANGUE (XXX, p. 664)
Giuseppe MONTALENTI
Ferdinando CORELLI
I gruppi sanguigni. - Da tempo era conosciuto che il siero di sangue di una specie zoologica agglutina i corpuscoli rossi di un'altra specie [...] dell'agglutinogeno A, è dominante su GB, che determina la formazione dell'agglutinogeno B. Recessivo rispetto ai due è g. Il genotipo gg corrisponde al gruppo 0, in cui non vi è alcun agglutinogeno e sono presenti le due agglutine α e β. Com ...
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Adattamento
Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
di Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
ADATTAMENTO
Adattamento fisiologico di Giorgio Morpurgo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'adattamento fisiologico [...] biologica assoluta di AA scende verso 0,5 in maniera tale che sia sempre W̅̅ =1. Proporzionalmente, i valori di idoneità biologica dei genotipi sono sempre 1,1 e 0,5 ed il valore di idoneità biologica media relativa aumenta lentamente da 0,5 a 1,0 a ...
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Origini della vita
Samanta Pino
Ernesto Di Mauro
Le origini della vita non sono note. Le più recenti scoperte della chimica organica, della biologia molecolare e, soprattutto, i dati forniti dall’esplorazione [...] che si manifesta, la materia costituente e la forma che questa assume, la sua organizzazione. Nel rapporto tra genotipo e fenotipo il ruolo di genotipo è rivestito esclusivamente da RNA e DNA, mentre il fenotipo è fatto di proteine, lipidi e tutte le ...
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Strutture antigeniche di tipo proteico presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici. Furono scoperti nel 1900 da K. Landsteiner. Attualmente sono state individuate [...] rimane la più piccola quantità di H. La sostanza H reagisce con una lectina estratta da Ulex europeus. In presenza del raro genotipo hh non vi è trasformazione del ‘precursore’ in sostanza H, per cui anche i geni A e B rimangono inattivi. Questo ...
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Meccanismi trascrizionali alla base delle caratteristiche epigenetiche. Meccanismi epigenetici e malattie. iPSC: un esempio di riprogrammazione epigenetica. Ereditarietà di programmi epigenetici acquisiti. [...] . Quindi, per dirla sinteticamente, l’e. si interessa a variazioni del fenotipo che avvengono in assenza di variazioni del genotipo. Il differenziamento è un processo graduale attraverso il quale le cellule dell’embrione perdono la loro totipotenza o ...
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Gene
GGuido Pontecorvo
di Guido Pontecorvo
Gene
Sommario: 1. Cenni storici. 2. 1900-1915: i geni come perle di una collana. 3. 1940-1955: le unità elementari della genetica. 4. Il gene oggi. □ Bibliografia.
1. [...] che interessa, dagli individui g+/g+) e g-2 è il simbolo di un terzo allele, anch'esso recessivo rispetto a g+, gli individui con genotipo g-1/g-2 avranno di norma fenotipo mutato, cioè simile a quello degli individui g-1/g-1 o g-2/g-2, o loro ...
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Malattie genetiche ed ereditarie
Giuseppe Novelli
Secondo quanto ha affermato nel 2005 Francis Collins, direttore del National human genome research institute statunitense, «tutto in medicina, con la [...] rapporto 50/50% paterni/materni e, per es., il rapporto è 30/70 %, oppure 20/80 %, pur in presenza di un genotipo eterozigote, l’elevata frequenza di X mutati attivi dà origine a un fenotipo simile a quello di un maschio emizigote. Occasionalmente ...
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adattabilita
adattabilità Concetto che esprime il grado in cui un’entità economica riesce a conformarsi all’ambiente in cui opera. Il termine a. (ingl. fitness) deriva dalle teorie evolutive in biologia [...] probabilità di sopravvivenza e riescono quindi a riprodursi maggiormente, facendo sì che il proprio materiale genetico (➔ genotipo) venga trasmesso in misura maggiore alle generazioni successive. Il concetto può essere applicato a varie entità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] in cui fu riscoperto Mendel e nacque la genetica, quando il genetista danese Wilhelm Ludvig Johannsen elabora le nozioni di genotipo e di fenotipo e lo zoologo tedesco Richard Woltereck il concetto di norma di reazione: quello che viene ereditato è ...
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trasformazione
Insieme di processi che provocano una modificazione in cellule e organismi viventi. La trasformazione può avvenire per cause naturali o essere indotta artificialmente.
Trasformazione [...] la t. il DNA libero viene incorporato da una cellula che subisce come conseguenza una variazione ereditabile del genotipo. Tale fenomeno avviene spontaneamente in natura: in seguito alla lisi delle cellule, successiva alla loro morte, si libera ...
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genotipo
s. m. [dal ted. Genotypus, comp. di Gen «gene» e gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, l’effettiva costituzione genetica di un individuo, cioè l’insieme dei geni localizzati sui suoi cromosomi, spesso riferito a una o più partic. coppie...
genotipico
genotìpico agg. [der. di genotipo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al genotipo, cioè alla costituzione genetica di una cellula o di un organismo.
◆ Avv. genotipicaménte, per ciò che concerne il genotipo (v. fenotipico).