SITOFOBIA (dal gr. σῖτος "frumento, cibo" e ϕόβος "paura")
Ernesto Lugaro
Sintoma psicopatico che consiste nel rifiuto ostinato del cibo. Ha diverso meccanismo a seconda delle diverse malattie mentali. [...] per inanizione o da un delirio d'indegnità. Nei confusi deriva da ripugnanza, da condizioni anormali dell'innervazione gastrica, da profonda ottenebrazione della coscienza; nei deliranti di persecuzione può essere ispirato dal timore di veneficio; in ...
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mucina
Glicoproteina che rappresenta il principale componente del prodotto di secrezione dei tessuti epiteliali del tratto respiratorio, gastrointestinale e genitale, e che ha il compito di lubrificare [...] la molecola altamente idrofila. A livello dello stomaco, la m. forma un denso gel protettivo che riveste la mucosa gastrica, impedendo che questa venga danneggiata dall’acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali. La sintesi della m. può essere ...
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Sali monosostituiti dell’acido carbonico, formati cioè da un metallo Me e dal radicale monovalente −HCO3, quindi di formula generale MeHCO3. Tutti i b. (eccetto quello di sodio) sono più facilmente solubili [...] gli acidi.
Con il nome di b. si intende nell’uso comune quello di sodio, NaHCO3, la cui somministrazione terapeutica era indicata per neutralizzare l’iperacidità gastrica e fluidificare il catarro bronchiale. È tuttora usato negli stati acidosici. ...
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SUBFRENICO, ASCESSO
Leonardo Alestra
. È una raccolta di pus al disotto della cupola diaframmatica: a destra fra il diaframma e il fegato, a sinistra tra il diaframma e lo stomaco o il colon o la milza. [...] : affezioni purulenti del fegato o delle vie biliari, dei reni, del pancreas, dell'appendice, della milza; ulcera gastrica o duodenale perforata, cisti da echinococco suppurata, carie delle costole inferiori, ecc. Nella cavità ascessuale può essere ...
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. I bromuri sono i sali dell'acido bromidrico (v. bromo), e hanno molta importanza in famiacologia. Essi (BrNa, BrK, ecc.) godono di particolari proprietà depressive delle funzioni psichiche e dei riflessi, [...] e vengono facilmente assorbiti dalle mucose (donde il vantaggio della somministrazione per via gastrica), ma si eliminano piuttosto lentamente per le urine, per la saliva, ecc., donde una loro azione cumulativa.
L'azione deprimente e sedativa dei ...
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SCHWANN, Theodor
Primo Dorello
Anatomista, nato il 7 dicembre 1810 a Neuss, morto il 12 gennaio 1881 a Colonia. Frequentò le università di Bonn, di Würzburg e di Berlino: fu coadiutore di J. Müller. [...] e importanti lavori in campi diversi della biologia: sono specialmente noti quelli contro la generazione spontanea, sulla digestione gastrica, sulle fermentazioni, sulle fibre nervose; in quest'ultimo lavoro (Über den Verlauf und die Enden der Nerven ...
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MOYNIHAN lord Berkely, George Andrew
Mario Donati
Chirurgo, nato a Malta il 2 ottobre 1865, studiò a Leeds, Londra e Berlino. Chirurgo alla Leeds' General Infirmary dal 1907 al 1927, insegnò clinica [...] linea; e non solo fra i chirurghi inglesi. Particolarmente la chirurgia dello stomaco, e soprattutto quella dell'ulcera gastrica e duodenale, ebbero da lui illustrazione e sviluppo, ma egli contribuì anche ai progressi della chirurgia della milza ...
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amoxicillina
Farmaco impiegato da solo, o in associazione con l’acido clavulanico (che ne aumenta la potenza e lo spettro d’azione), nella terapia di molte infezioni comuni: flogosi batteriche delle [...] nella terapia eradicante dell’Elicobacter Pylori, associato a un altro antibiotico o a un antiparassitario e a un inibitore di pompa protonica gastrica. L’a. è un antibiotico beta-lattamico, appartenente al gruppo delle pennicilline semisintetiche. ...
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atropina
Alcaloide, estratto dalle foglie e dalle radici di belladonna, dai semi dello stramonio e da altri vegetali (Scolopia iaponica, Hyosciamus niger, ecc.). L’a. non sempre preesiste come tale nel [...] . L’a. svolge azione inibente sul sistema nervoso vegetativo parasimpatico: dà diminuzione o arresto delle secrezioni salivare, gastrica, bronchiale e sudorale, aumento della frequenza dei battiti cardiaci e, in caso di avvelenamento, anche disturbi ...
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Patologo, nato a Catania l'8 marzo 1880; si laureò a Roma nel 1903. Professore incaricato di patologia nell'università di Cagliari (1914-20), poi titolare in quelle di Messina (1921) e di Pavia (dal 1923). [...] S'è occupato di varî problemi nel campo della chirurgia sperimentale e clinica (chirurgia delle arterie, fisiopatologia dell'ipofisi, ulcera gastrica, colecisti, milza, ecc.) e specialmente dell'etiologia e della cura dei tumori (v. cancro; tumori). ...
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