Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] è stata messa in dubbio, ma fatto sta che esso emerse in occasione del processo del 1633 e fu usato contro Galileo.
Il "Discorso sulle Comete", il "Saggiatore", il "Dialogo" e il processo (1618-1633). - G., tornato a Firenze, si dedicò al problema ...
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GalileoGalilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] 1610 a Belisario Vinta, in G.G., Opp., X, p. 302. (Con G. G., Opp., si cita l'Edizione nazionale delle opere di Galileo, a cura di Antonio Favaro, in 20 voll., Firenze, Barbera, 1890-1909; il numero romano indica il volume e il numero arabico la ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] e 21-2.
A p. XXXVII: C. E. Gadda, Meditazione milanese, Torino, Einaudi, 1974, p. 258.
A p. XXXIX: il passo del Saggiatore in G. Galilei, Opere, cit., vol. VI, p. 219.
A p. XLIV: il passo di Castelli è in questo volume, pp. 216-7.
A p. XLV: il passo ...
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Letterato (Firenze 1586 - ivi 1639); discepolo di Galileo, unì agli studî letterarî quelli scientifici e filosofici. Accademico della Crusca dal 1603, fu console dell'Accademia Fiorentina nel 1623. Le [...] sue opere (fra queste un'incompiuta traduzione di Platone e una commedia, La gratitudine, per la quale scrisse gl'intermezzi Michelangelo Buonarroti il giovane) restarono in gran parte inedite. Alcune ...
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Letterato e scienziato (Firenze 1619 - ivi 1676). Discepolo di Galileo, tenne a Firenze la cattedra di greco e latino; membro e, dal 1663, segretario dell'Accademia della Crusca, lavorò alacremente alla [...] 3a ed. del Vocabolario. Lasciò numerosi scritti linguistici e scientifici: tra i primi, un Etimologico toscano e le Prose fiorentine (1661); tra i secondi, scritti sopra Saturno, sulla cicloide, sull'invenzione ...
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GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] 139-148; D. Ciampoli, Nuovi studi letterari e bibliografici, Rocca San Casciano 1900, pp. 171-216; A. Favaro, Amici e corrispondenti di GalileoGalilei, XII, V. G., in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere e arti, LXIV (1904-05), pt. 2, pp ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] Firenze frequentò la compagnia di letterati, lesse suoi versi in latino all'Accademia degli Svogliati e s'incontrò forse con Galileo; a Roma conobbe la cantante Eleonora Baroni per cui scrisse tre epigrammi latini; a Napoli, dove trascorse parte dell ...
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Scienziato e letterato (Pontormo 1633 - Pisa 1714). Insegnò dal 1660 filosofia, poi matematiche a Pisa, rivelandosi uno dei più notevoli epigoni di Galileo, di cui proseguì l'opera in quelle ricerche che [...] dettero origine alla teoria dell'elasticità. Scrisse opere matematiche in latino e Rime italiane (1704). Tradusse felicemente Anacreonte, ma è ricordato specialmente per la sua traduzione (pubblicata postuma ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] in una lettera a Caldani:
Seguita più a scrivere quelle sue eterne inintelligibili Dissertazioni in cui vuole conciliare Platone con Galileo, e Aristotele con l'illustre suo padre? Anni sono me ne fece sentire alcuni squarci. Oh che robaccia! Oh che ...
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Letterato (Mainvilliers, Eure-et-Loir, 1798 - Venezia 1873). Collaboratore assiduo del Journal des débats, si occupò con gusto e cultura di letterature straniere: inglese, tedesca, spagnola, italiana (l'Aretino, [...] Galileo, la Monaca di Monza ecc.). Raccolse volumi di Études (11 voll., 1848-75) e lasciò interessanti Mémoires (2 voll., 1876-77) ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...