In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] che nei secoli XV e XVI salgono in tanta stima. Il sorgere e il rapido diffondersi dello stile fugato, le evoluzioni dei canoni enigmatici, tutto il progresso incessante della composizione contrappuntata tolgono in gran parte ai compositori ...
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ZARLINO, Gioseffo
Alfredo Bonaccorsi
Teorico della musica e compositore, nato a Chioggia nel 1517, morto il 4 febbraio 1590 a Venezia. Votato alla vita ecclesiastica, ebbe la prima tonsura il 4 aprile [...] canone (Fuga obligata), al doppio canone (all'unisono, all'ottava, alla quinta superiore e inferiore), al libero fugato (Fuga sciolta, Ricercare), diffondendosi specialmente sui movimenti vietati, il seguito di parallele, ecc., in tutto ciò che darà ...
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Riserva di legge e norme regionali in materia penale
Valerio Napoleoni
Nel silenzio originario della Costituzione, la Corte costituzionale – con l’avallo della dottrina dominante – ha negato costantemente [...] come il potenziale sacrificio della libertà personale»10.
Ogni dubbio sul postulato di fondo è stato, peraltro, fugato dalla riforma costituzionale del 2001.
In parallelo al ribaltamento del criterio di allocazione della potestà legislativa – quest ...
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PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] , ma ancora immature nella resa tecnica, vanno segnalate le quattro centrali – Battaglia fra Romani e Unni; Lucifero coi demoni fugato da San Michele; Ireo à piedi del Re degli Unni e Il Re degli Unni fulminato – perché indicano una situazione ...
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MATTEI, Stanislao (al secolo, Gaetano Stanislao). – Nacque a Bologna il 10 febbr. 1750 da Giuseppe, fabbro, e da Teresa Borsari. Secondo il suo primo biografo, F. Canuti, il M. «venne fin da primi anni [...] regole di teoria musicale illustrate da Martini e proposte «allo studio degli scolari specialmente in ciò, che riguarda lo stile fugato», ma anche al suo metodo didattico: compito degli «studenti più provetti» era infatti quello di perfezionarsi nel ...
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NERI, Massimiliano
Paolo Alberto Rismondo
NERI (Negri), Massimiliano. – Nacque presumibilmente a Bonn, tra gennaio e febbraio 1620 (Einstein, 1907-08, p. 348 n. 1), da Giacomo e da Caterina Hennes.
Il [...] e semplici nuclei melodici (Selfridge-Field, 1975; Apel, 1990).
Quasi tutte le sezioni delle musiche strumentali di Neri sono fugate, e spesso – in particolare quelle d’apertura – di notevole durata: forse per la prima volta nella storia della musica ...
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Meinecke, Friedrich
Domenico Conte
Tra i maggiori se non il maggiore storico tedesco del Novecento, nacque a Salzwedel nel 1862 e morì a Berlino nel 1954. Secondo Meinecke, M. è una personalità «storico-mondiale» [...] lo Stato sulla «potenza» (Macht), la quale però non riesce a eticizzarsi completamente, con il rischio mai fugato della degenerazione nella «violenza» (Gewalt). Ecco allora emergere in primo piano gli aspetti negativi del machiavellismo, la
dottrina ...
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FEROCI, Francesco
Salvatotore De Salvo
Nacque a San Giovanni Valdarno (in provincia d'Arezzo) il 16 apr. 1673 da Ottavio e da Teresa Toci. Non si hanno notizie sui primi anni di vita, ma è certo che [...] Casini per quanto riguarda la produzione organistica. Qui egli rinuncia allo stile polifonico imitativo ed a quello strettamente fugato, preferendo lo sviluppo melodico, sostenuto dalle voci gravi che, perdendo la loro autonomia, si riuniscono in una ...
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PALMERINI, Luigi Stefano
Michele Vannelli
PALMERINI, Luigi Stefano. – Figlio di Petronio e di Rosalia Capponegri, nacque a Bologna il 26 dicembre 1768 nella parrocchia di S. Giovanni Battista dei Celestini.
Fra [...] è conservato un ritratto a matita dell’autore. L’opera di maggior impegno composta da Palmerini intorno al contrappunto fugato è conservata manoscritta nell’Accademia Filarmonica (FA1.2762): consiste in una ponderosa raccolta di fughe e di antifone ...
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FURLANETTO, Bonaventura, detto Musin
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 27 maggio 1738 da famiglia di umili condizioni. Trascorse la sua adolescenza nell'oratorio della parrocchia di S. Nicolò dei [...] di S. Marco a differenza di quelle scritte per l'ospedale della Pietà rivelano, oltre alla padronanza dello stile fugato, una maniera personale nella distribuzione delle parti vocali, caratterizzata da una elegante cantabilità, nonché da una chiara ...
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fugato
agg. e s. m. [der. di fuga]. – In musica, di stile o procedimento che s’ispira ai caratteri della fuga ma con assoluta libertà di movimenti formali. Come sost., lo stesso componimento svolto in tal modo.
fugare
v. tr. [dal lat. fugare, der. di fuga «fuga»] (io fugo, tu fughi, ecc.). – 1. letter. Mettere in fuga: f. il nemico. Più com., mandare via, dissipare: il vento fuga le nuvole; spec. in senso fig.: f. le preoccupazioni, i cattivi pensieri,...