Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] giorni, come sta a testimoniare la giustamente famosa "Todesfuge", vibrante eppure trasfigurata rievocazione - in un arditissimo stile "fugato" - della tragedia degli Ebrei nei campi di sterminio nazisti.
Bibl.: H. E. Holthusen, Fünf junge Lyriker ...
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FANO, Guido Alberto
Nicola Balata
Nacque a Padova il 18 maggio 1875 da Vitale e da Anna Forlì.
Ancora studente presso il ginnasio liceo "Tito Livio" di Padova, s'iscrisse al R. Istituto musicale della [...] sue opere sinfoniche manifestò in questo periodo T. Serafin, che nel 1910 diresse all'Augusteo di Roma l'Introduzione, lento fugato, allegro appassionato (che ebbe una nuova esecuzione nel maggio del 1912 a Napoli per la Società di concerti "Giuseppe ...
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RICERCARE (o Ricercata)
Giulio Cesare Paribeni
È una delle più antiche forme di musica strumentale.
Mentre, allorché si nomina il ricercare, vien subito fatto di pensare alle composizioni per organo [...] Ricercare cromatico post il Credo, fondato su di un mirabile e originalissimo soggetto, a cui s'intrecciano, dopo l'esposizione fugata, due nuovi temi di diverso carattere ritmico ed espressivo.
Vicino ai due Gabrieli, per altezza d'ispirazione e di ...
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RICCIERI, Giovanni Antonio
Francesco Lora
RICCIERI (Ricieri, Rizieri, Rizzieri), Giovanni Antonio. – Figlio di Francesco e di Chiara Stella Bettanini, nacque a Venezia il 12 maggio 1679.
Da un’Istorica [...] Accademia Filarmonica nella classe dei cantori; il 17 maggio 1704, avendo presentato un Domine ad adiuvandum a quattro voci fugato, fu promosso alla classe dei compositori. Sin dal 1701 aveva però partecipato, con il rilevante incarico di un Dixit ...
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NAPOLITANO, Franco Michele
Emiliano Giannetti
– Nacque a Gaeta il 22 gennaio 1887, da Giuseppe e da Adelaide Grasso.
Appena adolescente si fece notare dalla stampa per À toi, ma belle, una danza zingaresca [...] riposo (a 5 voci); Antifona per le feste della B.V. del Carmelo per doppio coro a 8 voci (Milano s.d.); Preludio fugato per coro e organo; Due composizioni sacre per coro maschile e organo (ibid. s.d.); Salmo 50 (Napoli 1931); Salmo 145 (Torino 1913 ...
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PEDALE
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - I. Elemento applicato ad alcuni strumenti (organo, pianoforte, arpa, ecc.) per ottenere effetti diversi da strumento a strumento: nell'organo, per es., esso [...] dove il pedale prende posto di solito alla fine degli stretti, presso la chiusa - e nei componimenti di stile fugato.
Infine il pedale può compiere funzioni tipicamente espressive e però integranti, in musiche il cui carattere precipuo risieda in una ...
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FERRARINO da Ferrara
Calogero Salamone
Nacque a Ferrara, probabilmente intorno alla metà del sec. XIII.
Ultimo tra i trovatori italiani in lingua provenzale, è più noto come compilatore del florilegio [...] biografiche di "maistre Ferari".
Qualche dubbio era sorto in passato sulla pronuncia del nome "Ferari", ma è stato fugato dalla semplice osservazione che, nella sua tenzone con Raimon Guillem, unico componimento arrivato sino a noi, il nome "Ferari ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] questi creata) composta di un'introduzione in movimento grave, a note puntate, in 4/4, di carattere solenne, e di un allegro fugato in 3/4 o in 6/8; seguono un prologo allegorico e 5 atti con recitativo, arie, ariosi e notevole contributo di musica ...
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Termine usato per la prima volta da Giovanni de Muris nel'300 (dall'atto di combinare i suoni indicati dalle note: punto contro punto) e che oggi vale: arte di combinare con una data melodia (canto dato) [...] gradualmente dissolvendo il suo stile in sempre più libera melodia, anche nei tempi rapidi, che in teoria dovevano essere fugati. In tali forme il contrappunto, poggiato su di un basso continuo numerato, era ormai sempre più condizionato e costretto ...
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VIVALDI, Antonio
Fausto Torrefranca
Violinista e compositore veneziano detto il "prete rosso", come asserisce il Goldoni, dal colore dei suoi capelli. Non se ne conosce con esattezza né l'anno della [...] e violoncello, violino ed organo, ecc. Significativo il fatto che, dall'op. 4ª in poi, il V. si tenga lontano dal fugato e prediliga il ciclo di tre tempi, col tempo lento nel mezzo.
In generale, gli Allegri finali sono meno curati degli iniziali. L ...
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fugato
agg. e s. m. [der. di fuga]. – In musica, di stile o procedimento che s’ispira ai caratteri della fuga ma con assoluta libertà di movimenti formali. Come sost., lo stesso componimento svolto in tal modo.
fugare
v. tr. [dal lat. fugare, der. di fuga «fuga»] (io fugo, tu fughi, ecc.). – 1. letter. Mettere in fuga: f. il nemico. Più com., mandare via, dissipare: il vento fuga le nuvole; spec. in senso fig.: f. le preoccupazioni, i cattivi pensieri,...