Scrittore e giurista statunitense (Boston 1757 - Brattleboro, Vermont, 1826). Compiuti gli studî alla Harvard University, diventò (1794) giudice della Corte suprema del Vermont e (1807-13) primo presidente [...] che, con lo pseudonimo di Colon and Spondee, si impegnava a fornire ai giornali versi e prosa satirica su fatti di costume e di cronaca. I frutti migliori di tale collaborazione furono pubblicati in The spirit of the former's museum (1801). ...
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GRAMEGNA, Luigi
Giuseppe Zaccaria
Nacque, il 3 ott. 1846 a Borgolavezzaro, nel Novarese, ai confini con la Lomellina, da Gaudenzio e da Giovanna Carboni, primogenito di quattro fratelli. Il padre, medico [...] con Giovanna Guerci, nipote del generale piemontese V. Colli, il G. si scoprì una vocazione di scrittore destinata a dare frutti abbondanti negli ultimi anni della sua vita.
La spinta gli era venuta dalla passione per le ricerche storiche che lo ...
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CAPEZZALI, Bonavita
Martino Capucci
Nacque a Pisa il 20febbr. 1604 da Alessandro e Clarice Roncioni. La famiglia era di antica origine corsa, ma risiedeva a Pisa da tempo.
Nell'università pisana il [...] . Una raccolta postuma di Poesie apparve a Livorno nel 1647.
Nel suo complesso la produzione poetica del C. sembra frutto di un gradevole eclettismo, che si muove agevolmente dentro le varie forme metriche, dal sonetto all'anacreontica al poemetto ...
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BENDIDIO (Bendedei), Alberto
Tiziano Ascari
Figlio di Nicolò, segretario del duca Ercole I, poi di Alfonso I, nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1470. Non si capisce perché il Vedriani, che del [...] a Modena nel 1520, subito dopo la morte del cardinale Ippolito, per assicurare al duca Alfonso la riscossione dei frutti dei benefici appartenuti al defunto. A tal proposito ebbe colloqui ed anche qualche contrasto col Guicciardini, che governava la ...
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VERANZIO, Fausto
Eleonora Zuliani
Scienziato e letterato, nato a Sebenico nel 1551, morto a Venezia nel 1617. Ereditò dallo zio Antonio (v.), presso cui trascorse la sua prima giovinezza, l'amore per [...] et Ungaricae, uno dei primi di questo genere. La Logica nova, pubblicata a Venezia nel 1616, e l'Ethica Christiana sono frutti dei suoi studî di filosofia e teologia. Scrisse anche una storia d'Ungheria che, per sua volontà, fu sepolta con lui nell ...
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BORROMEO, Antonio Maria
Gian Franco Torcellan
Nacque a Padova il 12 ag. 1724 dal ramo padovano della celebre famiglia, estinto appunto alla sua morte. Mandato dai genitori nel collegio cittadino di [...] toscana alquanto artificiale, cominciò a farsi conoscere tra gli amici colti e nella società padovana per i facili frutti del proprio ingegno, che circolavano manoscritti e che non superarono comunque la stampa di qualche composizione nelle usuali ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] (sedie, vasi, forbici ecc.), vesti e accessori (abiti, guanti, collane, calzari ecc.).
Le f. chimeriche (o immaginarie), frutto della fantasia umana, sono molto frequenti; alcune derivano dalle leggende dell’antichità classica come la fenice, la ...
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Scrittrice ungherese naturalizzata italiana (n. Tiszabercel 1931). Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran [...] pane perduto (2021, Premio Strega giovani, finalista al Premio Strega e Premio Viareggio-Rèpaci per la narrativa) e I frutti della memoria. La mia testimonianza nelle scuole (2024). Traduttrice, autrice teatrale e di poesie, sceneggiatrice e regista ...
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Botanica
Falso frutto costituito da vari carpelli cartilaginei, formanti 5 logge seminali e circondati da una parete carnosa, che deriva dalla saldatura e dallo sviluppo più o meno ricco dei tessuti carpellari [...] e nespolo. Le Pomoidee hanno 2-5 carpelli, saldati fra di loro e concresciuti con il ricettacolo; il vero frutto è rappresentato da ciò che comunemente si definisce torsolo, mentre la polpa costituisce, considerata a sé, uno pseudofrutto, derivando ...
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BARPO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Bellunese, nato il 10 nov. 1584, fu avviato ad una tranquilla e proficua carriera ecclesiastica. Divenne così, dopo il consueto corso di studi, sacerdote, [...] ma ariosissimo bbro, miste a precetti di bonaria morale e a felici brani descrittivi. Nacquero così Le delitie e i frutti dell'agricoltura e della villa, libri tre, spiegati t'n ricordi particolari, ove con avveduta diligenza e perfetta essenza si ...
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frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...
fruttare
v. intr. e tr. [der. di frutto]. – Con uso intr. (aus. avere), dare, produrre frutto: quest’anno i noci hanno fruttato bene; tra li lazzi sorbi Si disconvien f. al dolce fico (Dante); più com. in senso estens., dare un utile economico,...