PANDOLFI, Girolamo
Leonardo Quaquarelli
PANDOLFI, Girolamo (Girolamo da Casio, Girolamo Casio de’ Medici). – Nacque a Bologna il 16 novembre 1467, figlio del proprietario terriero Marchione, originario [...] , su programma iconografico suggerito da Paride Ceresara (1505), o all’invio alla stessa marchesa di «un quadro di frutti» di Antonio da Crevalcore (una precocissima natura morta), insieme con una più tradizionale Maddalena di Lorenzo di Credi (1506 ...
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DIEDO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito dei cinque figli maschi di Andrea di Girolamo, del ramo a S. Fosca, e di Laura Raimondi, figlia naturale di Giovanni Antonio di Fantino, nacque a Venezia [...] Cicogna 3231, fasc. 1945, c. 67 v.
Fonti e Bibl.: Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Cod. Cicogna 3781: G. Priuli, Pretiosi frutti…, I, c. 244r; Arch. di Stato di Venezia, Misc. codd. I, St. veneta 19: M. Barbaro-A. M. Tasca, Arbori de'patritii ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] atto consentiva alla nuova nazionalità slavo-bulgara un ampio sviluppo spirituale, culturale e materiale; se ne videro subito i frutti con Simeone (893-927), che assoggettò quasi tutti i Balcani, dando vita alla Grande Bulgaria. Bisanzio cercò di ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] fu uno dei pilastri dell’economia coloniale, produce ancora 3 milioni di t, mentre oltre 16 milioni di t è la produzione di frutti della palma da cocco, utilizzata anche per la copra; un certo peso hanno ancora le piante da caucciù (2 milioni di t ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] chiaciata e soda e stretta, e quasi denudata o povara: come lo campo che ne fosse cessato el lavoratore, e fosse sodo senza frutto, e non fosse anco lavorato. E rapressandose lo sole uno passo, trovamo la terra, ch'era fredda e chiazata, e stretta e ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] consuetudine, che è di per sé una prova dell'origine molto più che utilitaria dei suoi interessi linguistici, dette frutti notevoli: nel 1722 lavorò su di un codice della Laurenziana contenente la collezione di scritti chirurgici greci del bizantino ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] sulla riva bresciana e si inoltra nella natura rigogliosa che li avvolge con i colori e gli effluvi dei fiori e dei frutti. Trasferitisi sull'isola dei Frati al centro del lago, in un ambiente idillico, ridente per i laureti, i frutteti, i palmizi e ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] o dolci, taglienti o sfumati», come un quadro prodigioso di «imagini a capriccio»: «fabriche, prospettive, paesaggi, animali, fiori, frutti» che sono insieme le «cifre» copiose di una lettura metafisica dell'universo. Il rapimento di meraviglia, l ...
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DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] sulla terra (la neve, il marmo, la luna, gli astri) fino agli animali (che hanno pelle e piuma candide) e ai frutti. Ciò consente al D. di aprire un'ampia digressione sul significato che il colore bianco ha sempre avuto nella storia dei mondo; così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] ca.) la cui poesia bacchica e d’amore, palpitante di vita vissuta oltre e contro le convenzioni, è considerata uno dei frutti più alti della civiltà letteraria araba; dal Collare della colomba del teologo e giurista andaluso Ibn Hazm (994-1064), un ...
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frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...
fruttare
v. intr. e tr. [der. di frutto]. – Con uso intr. (aus. avere), dare, produrre frutto: quest’anno i noci hanno fruttato bene; tra li lazzi sorbi Si disconvien f. al dolce fico (Dante); più com. in senso estens., dare un utile economico,...