Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] compresenti nel sistema pronominale le forme d’origine accusativale e quelle d’origine dativale, caratteristiche a tutt’oggi del sardo e del friulano, in cui le due serie sono, per le prime due persone del singolare, in opposizione funzionale (per es ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] . vecino ~ it. vicino
tosc. leticare ~ it. litigare
lomb. fenì ~ it. finire
[a - a]
it. smeraldo < lat. smaragdus
friul. nodàl ~ it. natale
milan. levanda ~ it. lavanda
calabr. pilazzu ~ it. palazzo
Casi di applicazione più regolare del mutamento ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] -canavesano) [ˈpεs] «appassito» ~ [ˈpεːs] «perso», milan. [ˈkaːl] «calo» ~ [ˈkal] «callo», emil. [ˈmeːla] «miele» ~ [ˈmela] «mila (migliaia)», friul. [ˈpas] «passo» ~ [ˈpaːs] «pace». Se si eccettuano il ligure (che ne è esente) e il veneto centrale e ...
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friulano
agg. e s. m. – 1. agg. Del Friùli, relativo o appartenente al Friuli, territorio dell’Italia nord-orient., che comprende pressoché interamente le province di Pordenone e di Udine e alcuni comuni siti nella provincia di Gorizia e costituisce...
villotta
villòtta s. f. [voce friul., prob. connessa con veglia (propr. «canto della veglia»); altri preferiscono vedere nella parola un der. di villa (cfr. villanella)]. – 1. Componimento poetico popolare e semipopolare veneto, per canto...