psicologìa analìtica Termine con cui C.G. Jung definì la sua dottrina psicologica quando si separò da S. Freud. Tale dottrina, assai complessa, presuppone l'esistenza, oltre che di un inconscio individuale, [...] anche di un inconscio collettivo, con le sue immagini primordiali o archetipi. Gli individui, secondo la p. a., si possono classificare in base a una tipologia che ammette quattro funzioni fondamentali: ...
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Elettra, complèsso di Espressione adoperata da alcuni psicoanalisti per indicare la forma femminile del complesso di Edipo. Rifiutato da S. Freud, il concetto di c. di E. fu introdotto da C.G. Jung con [...] l'intento di equiparare i due sessi negli atteggiamenti di attrazione verso il genitore di sesso opposto e di gelosia nei confronti del genitore dello stesso sesso ...
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Frustrazione
Mario Reda
Vittorio Volterra
Il termine frustrazione (che deriva dall'avverbio latino frustra, "invano") è stato introdotto da S. Freud per indicare la situazione psicologica conseguente [...] a uno stimolo, a una domanda, o a un'esigenza. Questa combinazione si riallaccia al punto di vista di S. Freud, che connette la frustrazione all'assenza di un oggetto capace di soddisfare le pulsioni, da lui distinte in due categorie: quelle ...
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In psichiatria, p. endogena è la spinta che deriva da un qualsiasi fenomeno e meccanismo psichico (per es., affettivo o istintivo), indipendentemente da ogni sollecitazione esteriore.
In psicanalisi, il [...] a punto di partenza orale, anale, fallico, clitorideo ecc.). Nella prima formulazione (1905) della teoria delle pulsioni, Freud distinse due gruppi di p. primordiali: quelle sessuali e quelle dell’Io (o dell’autoconservazione). Molto più tardi (1920 ...
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In psicanalisi, il procedimento usato dal soggetto in terapia per impedirsi di riconoscere un desiderio che invece ha prima affermato; S. Freud vi scorgeva l’affermazione difensiva del rimosso. La d. (ted. [...] Verneinung) pone, come la maggior parte dei concetti freudiani, problemi concernenti la struttura logica del funzionamento psichico, poiché l’inconscio non conosce la contraddizione ...
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Sublimazione
Giovanni Fioriti
La sublimazione (derivato del latino sublimare, "innalzare a grandi onori, ad alte cariche" e, ancora, "esaltare, elevare spiritualmente, rendere sublime") in fisica e [...] , "la gioia ci sembra 'più fine e più elevata' [...] la sua intensità è minore: non scuote la nostra esistenza corporale" (Freud 1930, trad. it., p. 571). Rimane un certo inappagamento del desiderio che può essere inteso come il prezzo da pagare alla ...
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Complesso
Lucio Pinkus
Nel senso più generale di "insieme, totalità", il vocabolo discende dal latino complexus, derivato del verbo complecti, "stringere, abbracciare, comprendere". Nell'accezione psicoanalitica, [...] (1916-17), sia in una lettera a S. Ferenczi del 1897, riportata da E. Jones (1953-57) nella biografia di Freud, osservava come lo sforzo di costruire una sorta di catalogo, quasi un dizionario dei complessi esistenti, seguendo l'approccio tipicamente ...
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Medico e psicanalista (Monaco di Baviera 1908 - Francoforte 1982). Dal 1952 prof. all'univ. di Heidelberg e, dal 1967, direttore dell'Istituto Sigmund Freud a Francoforte. Nel 1969 ha ottenuto il premio [...] per la pace dell'editoria tedesca. È a M. che si deve il riconoscimento della psicanalisi nei servizî di sicurezza sociale. Tra le opere: Vom Ursprung der Sucht (1947); Auf dem Wege zur vaterlosen Gesellschaft ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] dato e a lei no. L'ipotesi definitiva di Freud è che la bambina consideri "dapprima l'evirazione come bambini, in Opere, vol. V, Torino 1972, pp. 447-465).
Freud, S., Vorlesungen zur Einführung in die Psychoanalyse (1916-1917), in Gesammelte Schriften ...
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aggressività In psicologia, stato di tensione emotiva generalmente espresso in comportamenti lesivi e di attacco. Il problema dell’a. ha assunto crescente importanza per le scienze naturali e umane.
In [...] che il soggetto umano tende a distruggere altre cose o persone per sfuggire alla tendenza verso l’autodistruzione. In Freud, il concetto di a. non trova, dunque, una definizione univoca: le idee si precisano successivamente, nei programmi di ricerca ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...