Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] E. J., Sex-health or sickness?, in Medical sexology (a cura di R. Forleo e W. Pasini), Littleton 1980, pp. 62-72.
Halberstadt-Freud, H. C., Freud's libido theory, in Handbook of sexology (a cura di J. Money e H. Musaph), vol. I, New York 1978, pp. 45 ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] Ch. Baudouin su V. Hugo (1943) o al saggio su Il doppio di O. Rank (1914); ma anche alle rapide incursioni di Freud nelle opere di Shakespeare o di Dostoevskij. Il saggio sulla Gradiva offre invece qualcosa di più: l'intenzione di un esame testuale ...
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Edipo, complèsso di Nella teoria psicoanalitica di S. Freud, la situazione psicologica centrale del bambino, che sino a una certa età nutre sentimenti di amore per il genitore del sesso opposto e sentimenti [...] di rivalità per quello del suo stesso sesso. Il non avvenuto superamento del complesso di E. favorirebbe l'insorgere di situazioni nevrotiche nell'età adulta. Il complesso di E. è diverso nel maschio e ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] collegate a dimensioni magiche. La credenza nell’o. produce la convinzione di poter controllare con il proprio desiderio l’intera realtà. Spiegata nel bambino come risultato di una mancata discriminazione ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho [...] sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’ ha sognato a me).
Il termine è comune in italiano, mentre gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino (id) e i Francesi adoperano le ça ...
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Medico e psicanalista (Bad Kösen 1866 - Zurigo 1934). Nel 1917 entrò in contatto con Freud, che nel 1921 lo appoggiava nella pubblicazione di Der Seelensucher (trad. it. 1977), il romanzo di un pensionato [...] Freundin (1923, trad. it. 1973), G. generalizzava il concetto dell'inconscio e lo estendeva dalla sfera psichica alla somatica. Freud prese da G., che l'aveva preso da Nietzsche, il termine "Es" per indicare la sostanza impersonale della vita. In ...
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In psicologia e psicanalisi, sinonimo di interiorizzazione e di introiezione. Il concetto, introdotto da S. Freud per spiegare la formazione del Super-Io, è stato impiegato anche in psicologia evolutiva [...] e in psicologia sociale. In psicologia evolutiva è stato usato nella spiegazione dello sviluppo del giudizio morale, mentre in psicologia sociale è stato applicato nell’ambito dell’apprendimento sociale, ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] riesce a scuotere l'uomo moderno proprio perché tocca il suo intimo e fa riemergere un desiderio dell'infanzia, come ha scoperto Freud che riprende il mito di Edipo per spiegare il singolare sentimento che compare nei maschi tra i tre e i cinque anni ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] Angst (1926), dove l’a. non è più vista come trasformazione di libido sessuale, ma come reazione a stati di pericolo. Freud introduce i nuovi concetti di a. automatica (automatische Angst) e di a. di fronte a una situazione reale (Realangst): l’una ...
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Medico e psicanalista ungherese (Miskolc 1873 - Budapest 1933). Laureatosi a Vienna nel 1894, si unì (1908) a S. Freud del quale fu, sino al 1923, uno dei discepoli più fedeli. Si occupò in origine dei [...] problemi dell'omosessualità prima di elaborare un proprio autonomo punto di vista (bio-analisi) tendente a estendere la teoria psicanalitica in campo biologico e fondato sull'ipotesi secondo la quale l'esistenza ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...