«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] ad amare per non ammalarsi»: è necessario, cioè, che l’Io investa la libido sugli oggetti e non sull’Io stesso. Freud sembra suggerire che, in qualche modo, siamo sempre legati ai nostri oggetti, per dirla più semplicemente, che la nostra storia ci ...
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Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] , come si è visto, dalla Bibbia, si possono trovare rimandi all’ambito della psicanalisi ˗ e in particolare a Jung e Freud ˗ alla filosofia, con citazioni al pensiero di Vico, Ortega y Gasset, Huizinga, Alain, Nietzsche e Ernst Bloch, fino alle ...
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Nella sua autobiografia Friedrich Nietzsche si definisce a suo modo guerresco (Ecce homo - Perché sono così saggio 7), dominato cioè da un sostanziale istinto ad attaccare. Effettivamente, le battaglie [...] proseguire nel ragionamento, comprendendo la criticità che Nietzsche avrebbe rilevato, ad esempio, nella pratica psicoanalitica di Sigmund Freud. Non solo per l’adozione del metodo empirico come sistema dominante, ma anche e soprattutto per l ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] di eroi del mito rappresentano paradigmi e stili di comportamento psicologico universale. Si pensi al complesso di Edipo teorizzato da Freud: proprio sul mito edipico, su ciò che esso esprime e che, invece, spesso si tenta di rimuovere dalla società ...
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Il sogno, un'esperienza centrale per l'uomo di ogni civiltà, è stato ritenuto di volta in volta una pre-rappresentazione di eventi futuri, un modo per entrare in contatto con la divinità, una mera menzogna [...] o, come l'ha definito Freud nell'Interpretazione dei sogni, «la via regia che porta alla conoscenza dell'inconscio». ...
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Nel quadro La Risata di Umberto Boccioni viene raffigurato il volto di una donna che ride, unico elemento integro in un orizzonte di figure e forme scomposte, sola immagine distinta in una realtà saltata [...] delle teorie sulla risata elaborate da filosofi e artisti dell’epoca. Durante il ventesimo secolo, infatti, molti intellettuali, tra cui Freud ne Il motto di Spirito (1905) e Bergson ne Le rire (1900), hanno trattato della risata nelle proprie opere ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...
Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito sulle ricerche antropologiche (B....
Psicanalista austriaca (Vienna 1895 - Londra 1982) naturalizzata britannica, figlia di Sigmund. Nel 1927 si segnalava con un importante articolo sulla psicanalisi infantile (Zur Theorie der Kinderanalyse). In Das Ich und die Abwehrmechanismen...