PSICOPATOLOGIA
Tullio BAZZI
Alberto GIORDANO
. La p. intesa nel significato etimologico del termine è la dottrina delle "malattie" della mente. Nell'ambito della medicina occupa, rispetto alla psichiatria, [...] corrente che ha contribuito notevolmente ai più recenti sviluppi della psichiatria infantile è la dottrina psicoanalitica. Anche se S. Freud non si è mai occupato direttamente di fanciulli, è noto che la sua teoria riconduce ogni disturbo ed ogni ...
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processo di sviluppo in psicoanalisi
Strutturazione progressiva della personalità. Molte sono le ipotesi relative allo sviluppo e al funzionamento mentale normale e patologico elaborate dalle diverse [...] arco della vita.
Area del Sé
Anche se in modo molto diverso tra loro, alcuni importanti autori – come Anna Freud, René A. Spitz, Phyllis Greenacre, Donald W. Winnicott, Heinz Kohut, Eugenio Gaddini – ritengono che esista un livello evolutivo precoce ...
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Medico e psicanalista tedesco (Mogilëv, Russia Bianca, 1881 - Gerusalemme 1943); fu per alcuni anni assistente volontario alla clinica psichiatrica Burghölzli di Zurigo, allora diretta da E. Bleuler. Nel [...] 1907, a Vienna, conobbe Freud, con il quale si legò di profonda amicizia. Nel 1920, insieme con K. Abraham e E. Simmel, fondò e poi diresse il policlinico psicanalitico di Berlino, primo centro per la terapia di malati indigenti e per l'addestramento ...
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In psicologia, si dice di qualsiasi fenomeno psichico che, pur appartenendo alla sfera dell’inconscio, è tuttavia atto e prossimo a diventare conscio in qualsiasi momento e senza resistenze. S. Freud, [...] proprio sulla base della sua possibilità di accesso alla coscienza, distingue il p. dall’inconscio. Nella prima formulazione teorica freudiana, il p. è considerato un sistema accanto all’inconscio e al ...
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psicoanalisi
Simona Argentieri
La psicoanalisi è al tempo stesso una teoria psicologica, un metodo di indagine sul funzionamento della mente normale e patologica e una prassi terapeutica. I tre livelli [...] mente, cerniera tra psiche e soma. Anche il peso attribuito ai vari meccanismi di difesa (➔) è cambiato: se all’epoca di Freud era in primo piano la rimozione, oggi si parla più spesso di scissione. Resta da stabilire quanto ciò corrisponda a un ...
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aggressività In psicologia, stato di tensione emotiva generalmente espresso in comportamenti lesivi e di attacco. Il problema dell’a. ha assunto crescente importanza per le scienze naturali e umane.
In [...] che il soggetto umano tende a distruggere altre cose o persone per sfuggire alla tendenza verso l’autodistruzione. In Freud, il concetto di a. non trova, dunque, una definizione univoca: le idee si precisano successivamente, nei programmi di ricerca ...
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Metodo di psicoterapia fondato da V.E. Frankl (1925), noto anche come analisi esistenziale. Considerato come il terzo metodo della scuola viennese (dopo quelli di S. Freud e A. Adler), si propone di guidare [...] il paziente alla conoscenza, in termini di significato e di valori, dei problemi di fondo della sua esistenza, piuttosto che condurlo alla scoperta delle proprie forze istintuali e della loro dinamica, ...
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Termine introdotto dal medico statunitense G.M. Beard nel 1869 per indicare facile esauribilità ed eccitabilità del sistema nervoso centrale. La n. passò poi con S. Freud nell’ambito delle nevrosi. I sintomi [...] sono numerosi e vaghi: cefalea gravativa, tensiva, a casco, prevalentemente nucale, senso di debolezza muscolare, ‘tirature’ in varie parti del corpo, astenopia, cardiopalmo, psichestesie e malesseri vaghi, ...
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fusione
In psicoanalisi, la ricombinazione e la dialettica tra pulsioni di vita e di morte, come si manifesta in ciascun comportamento concreto. Come scrive Sigmund Freud nella Introduzione alla psicoanalisi. [...] Nuova serie di lezioni (1932), la f. delle pulsioni consiste nella dialettica di eros e thanatos in un medesimo oggetto, idea o comportamento, tale da trasformare sia l’uno che l’altro in qualcosa di più ...
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Politologo statunitense (Donnellson, Illinois, 1902 - New York 1978), prof. dal 1945 alla Yale University. Tra i fondatori del comportamentismo, ha tentato di fondere i contributi di Freud e Marx nella [...] spiegazione del comportamento politico e nell'analisi della politica internazionale. Ha indagato sul potere (sulla sua definizione, distribuzione e utilizzazione) e sul processo decisionale, quindi sulle ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...