peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] in epoca moderna) in ambienti popolari. Tabù è un termine polinesiano che designa un oggetto o un fatto ‛ interdetto ', ‛ impuro '. Freud lo rese popolare quando rilevò che per i primitivi un oggetto tabù è sacro e dannoso al tempo stesso. Chi tocca ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Strumenti prediletti tanto dai raffinati autori del modernismo quanto dalle avanguardie [...] ’interesse per la letteratura e in particolare per la critica e il romanzo prende spontaneamente un’inclinazione filosofica, fra Freud e Bergson, così come l’indagine concreta del testo si apre ai nuovi metodi delle scienze sociali, soffermandosi non ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Shoah si presenta come un evento centrale del Novecento, la cui portata investe [...] attorno all’esperienza della Shoah nell’immediato dopoguerra: Uno psicologo nei lager (1946) dell’austriaco Viktor Frankl, allievo di Freud; La specie umana (1947) del poeta Robert Antelme; il Diario di Gusen del pittore Aldo Carpi; lo stesso Se ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ruolo dell’intellettuale diventa, nel Novecento, un tema di discussione decisivo [...] , Fromm e Benjamin. Questo gruppo di studiosi, attraverso lo studio di Weber e l’applicazione delle scoperte di Freud agli studi sociali, pone in atto una serrata analisi della cultura contemporanea, volta a individuare i tratti distintivi della ...
Leggi Tutto
Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] , E. O'Neil, G. D'Annunzio, l'elisabettiano J. Ford, G. Bassani, M. Proust, Ch. Baudelaire, J.-K. Huysman, S. Freud e, naturalmente, G. Leopardi); adotta organicamente, a volte come 'musica di scena', più spesso come musica 'tematica', il pianistico ...
Leggi Tutto
Dipendenza
Pier Francesco Mannaioni e Renzo Carli
In medicina e nelle scienze sociali il termine dipendenza viene comunemente utilizzato per descrivere la condizione di incoercibile bisogno di un prodotto [...] affettiva degli oggetti presenti significativamente nell'ambiente. È importante in tale contesto la distinzione proposta da S. Freud tra istinto e pulsione. Nella concezione freudiana la dipendenza dalle cure parentali affranca l'uomo dall'istinto ...
Leggi Tutto
Gruppo
Jaime Ondarza Linares e Leonardo Ancona
Per gruppo s'intende, genericamente, ogni aggregato, volontario o naturale, che si colloca tra l'individuo e la società. Da un punto di vista meramente [...] se ciò sembra un assurdo); 2) l'eventuale impatto traumatico del soggetto con la realtà, scoperto e descritto da S. Freud con la psicoanalisi, si esercita di conseguenza sulla sua 'mente gruppale' più precocemente di quanto si verifichi sulla sua già ...
Leggi Tutto
Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] . Le fonti di questa tesi sono numerose, da G.W.F. Hegel al materialismo storico, da E. Cassirer a S. Freud, ma la loro stessa eterogeneità sta a indicare che E. le utilizzò in piena autonomia, ricavandone una concezione fortemente unitaria e al ...
Leggi Tutto
intelligenza
Il concetto di intelligenza si è evoluto grandemente nel 20° sec., fino ad approdare a quello più comprensivo e definito di cognizione, studiato dalla scienza detta appunto cognitiva. Con [...] importante che abbia riconosciuto con chiarezza la rilevanza e la priorità del livello motivazionale è stato Sigmund Freud, insieme a tutta la scuola psicoanalitica. La tendenza a privilegiare gli aspetti cognitivi del comportamento è continuata ...
Leggi Tutto
femminismo
Per filosofie del femminismo si intende la pluralità di teorizzazioni e pratiche che vanno dalle prime formulazioni del prefemminismo, agli studi sulla costruzione del genere (➔), al pensiero [...] è caratterizzata in Francia e in Italia da uno scavo sulla sessualità femminile attraverso la rilettura critica delle teorie di Freud, Foucault, Lacan che porta a elaborare una teoria della differenza sessuale che farà testo per gli sviluppi delle ...
Leggi Tutto
freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...