Psicanalista (Vienna 1868 - Londra 1940). Fu tra i primi seguaci di Freud, dopo essersi autonomamente occupato, sul finire del sec. 19º, dell'attività sessuale nell'infanzia. Promosse le riunioni del primo [...] (e coeditore del suo organo ufficiale Zentralblatt für Psychoanalyse und Psychoterapie). Nel 1912, per i crescenti contrasti con Freud, abbandonò l'ortodossia freudiana trasferendosi poi a Londra (1938). Si mosse in direzione di un trattamento più ...
Leggi Tutto
Psicanalista statunitense (New York 1891 - Easton, Connecticut, 1981), allievo di S. Freud (a Vienna 1921-22), dal 1949 professore di psichiatria e poi, dal 1955, direttore dell'istituto psicanalitico [...] alla Columbia University. Ha elaborato un metodo di analisi sociopsicologica dell'adattamento dell'individuo alla società e all'ambiente culturale. Ritenendo che tra l'ambito sociologico-antropologico ...
Leggi Tutto
Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] collegate a dimensioni magiche. La credenza nell’o. produce la convinzione di poter controllare con il proprio desiderio l’intera realtà. Spiegata nel bambino come risultato di una mancata discriminazione ...
Leggi Tutto
Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho [...] sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’ ha sognato a me).
Il termine è comune in italiano, mentre gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino (id) e i Francesi adoperano le ça ...
Leggi Tutto
Medico e psicanalista (Bad Kösen 1866 - Zurigo 1934). Nel 1917 entrò in contatto con Freud, che nel 1921 lo appoggiava nella pubblicazione di Der Seelensucher (trad. it. 1977), il romanzo di un pensionato [...] Freundin (1923, trad. it. 1973), G. generalizzava il concetto dell'inconscio e lo estendeva dalla sfera psichica alla somatica. Freud prese da G., che l'aveva preso da Nietzsche, il termine "Es" per indicare la sostanza impersonale della vita. In ...
Leggi Tutto
Psicanalista (Amburgo 1885 - New York 1952), stabilitasi nel 1932 negli USA. Già seguace di Freud, ha dato rilevanti contributi alla revisione e agli sviluppi della teoria psicanalitica nella fase post-freudiana. [...] La H. ritiene impossibile distinguere la sanità dalla malattia secondo schemi biologici (teoria della libido); a decidere dello stato patologico o di sanità di un individuo sarebbero unicamente i suoi ...
Leggi Tutto
Psicologo tedesco (Francoforte sul Meno 1902 - Harwick, Massachusetts, 1994) naturalizzato statunitense. Allievo di S. Freud a Vienna, emigrò nel 1933 negli USA, dove fu professore prima a Berkeley (1951-60), [...] poi alla Harvard Univ. (1960-70). Di notevole importanza furono i suoi studî sulle attitudini di base, sullo sviluppo della personalità sotto l'influenza della cultura e sui rapporti tra educazione e strutture ...
Leggi Tutto
idealizzazione
Il processo psicologico per cui un oggetto «viene amplificato e psichicamente elevato» (S. Freud). L’identificazione con gli oggetti idealizzati, in partic. i genitori, influisce sulla [...] costruzione dei modelli ideali. L’i. è vista anche (M. Klein) come meccanismo di difesa che consente di considerare totalmente buoni oggetti esterni, i quali possono così proteggere dai cattivi oggetti, ...
Leggi Tutto
affetti
All’origine del pensiero psicoanalitico, gli a. non avevano uno statuto concettuale distinto: Sigmund Freud tratta degli a. in termini di ≪carica affettiva≫, di generico corredo energetico della [...] e di sfumature che fa la ricchezza di ogni lingua.
Contrapposizione tra passione e ragione
La contrapposizione basilare individuata da Freud è quella tra passione e ragione: da un lato le pulsioni (la sessualità, o libido, e poi – con l’evolversi ...
Leggi Tutto
freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...