Psicologo statunitense (Chillicothe, Ohio, 1895 - Washington 1979). È stato prof. di psicologia alla Columbia University (1929-40), al City College di New York (1940-52) e infine, dopo essere stato direttore [...] psychology, 1929, 2a ed. 1949; 3a ed., con J. K. Kovach, 1972; Psychological thought from Pythagoras to Freud, 1968; Western psychology, 1969). Altre opere: Experimental social psychology (in collab., 1931); Personality: a biosocial approach to ...
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(gr. Θάνατος) Personificazione maschile della morte presso gli antichi Greci. Ricordato già in Omero come fratello di Ipno (il Sonno), compare in Esiodo come dio crudele, figlio della Notte, abitante [...] , dal quale è messo in catene. Nell’arte è raffigurato come genio alato.
Alcuni psicanalisti, sull’esempio di S. Freud, contrappongono teoricamente Eros a T., volendo con ciò indicare la lotta continua nell’inconscio dell’uomo tra istinti di vita e ...
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In antropologia, tipo di sistema sociale in cui vige il 'diritto paterno', ossia il controllo esclusivo dell'autorità domestica, pubblica e politica da parte dei maschi più anziani del gruppo. La famiglia [...] un gruppo corporato che reclutava i propri membri per agnazione (discendenza per linea maschile). Questa tesi fu ripresa da S. Freud, secondo il quale la società umana ebbe origine dall'orda patriarcale dominata dal padre o dal maschio più anziano. ...
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Medico, nato a Arequipa (Perù) il 26 settembre 1892. Studiò a Lima e si perfezionò a Vienna con J. Wagner-Jauregg. È stato professore di patologia generale, di biologia generale, di psicologia, sempre [...] .
Suoi scritti principali: El psicoanalisis, 1919; Algunos aspectos de la psicologia del niño, 1922; Rehumanización de la cultura scientifica por la psicologia, 1923; Sigmund Freud, 1926; La formación espiritual del individuo, 1933; Psicología, 1933. ...
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fuga
Crisi impulsiva di automatismo della deambulazione; può essere di tipo epilettico o isterico, nel qual caso si verifica che il soggetto abbandona improvvisamente, senza piani o preparativi, l’ambiente [...] che sente come intollerabili con una f. preordinata, della quale conserva memoria. F. nella malattia: denominazione introdotta da S. Freud per designare il processo mediante il quale il soggetto cerca nella nevrosi il modo per sfuggire ai propri ...
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(App. III, I, p. 60)
Poeta spagnolo, morto a Madrid il 14 dicembre 1984. Nel 1977 gli è stato concesso il Premio Nobel per la Letteratura, che va ad aggiungersi al Premio Nacional de Literatura assegnatogli [...] di ''poesia pura'' di stampo surrealista (egli stesso riconobbe l'influsso nella sua opera dei surrealisti francesi come pure di S. Freud, di cui fu accanito lettore tra il 1927 e il 1928), che si chiude con Nacimiento último (1953), inaugura con ...
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amore
Geni Valle
Un sentimento fondamentale dalle molte forme
Sentimento complesso e intenso in cui si mescolano affetto, desiderio e attrazione, l'amore può avere forme molto diverse e una varietà [...] vantaggio avvicinerebbe l'amore umano a quello divino, così come viene descritto dalla religione.
La psicologia dell'amore
Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, afferma che l'amore della vita adulta si basa sulle prime esperienze amorose dell ...
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processo di sviluppo in psicoanalisi
Antonella Gentile
Madre e funzione materna
Il ruolo della madre all’interno della teoria psicoanalitica risente delle molteplici impostazioni che si sono avvicendate [...] nelle prime fasi della vita. In una nota a Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico (1911), Freud descrive la centralità delle cure materne come condizione indispensabile per la sopravvivenza del bambino. All’interno del meccanismo ...
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Peters, Richard Stanley
Filosofo inglese dell’educazione (n. Bristol 1919). Di rilievo è stata la sua riflessione pedagogica condotta secondo i criteri della filosofia analitica, con interessanti contributi [...] affermando a partire dal sec. 19°. Tra le opere, si ricordano: Authority, responsibility and education (1960; trad. it. Il nuovo volto dell’autorità: dopo Marx e Freud); Ethics and education (1966); Moral development and moral education (1981). ...
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In psicologia, complesso degli atteggiamenti (consci e inconsci) dell’analista nei confronti del paziente. Stando alla visione del c. espressa, per es., da H.F. Searles (Countertransference and related [...] , e quindi nel suo c., il vero ‘organo ricevente’ delle comunicazioni del paziente; resta il fatto che sia in Freud sia in una vasta schiera di analisti che si richiamano alle sue indicazioni terapeutiche esiste una sottovalutazione del carattere ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...