La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, [...] , sono compiute automaticamente al di fuori di un controllo consapevole (i. dell’automatismo abitudinario).
In psicanalisi, S. Freud diede particolare importanza alla sfera inconscia della vita psichica, concependo un i. in senso sistematico (sistema ...
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psicoanàlisi Disciplina fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale [...] della psiche, la p. poggia su alcune nozioni fondamentali (inconscio, rimozione, conflitto, pulsione) articolate, nella sistemazione a cui Freud ha dato il nome di metapsicologia, secondo i tre punti di vista dinamico, topico (poi confluito in quello ...
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In psichiatria, p. endogena è la spinta che deriva da un qualsiasi fenomeno e meccanismo psichico (per es., affettivo o istintivo), indipendentemente da ogni sollecitazione esteriore.
In psicanalisi, il [...] a punto di partenza orale, anale, fallico, clitorideo ecc.). Nella prima formulazione (1905) della teoria delle pulsioni, Freud distinse due gruppi di p. primordiali: quelle sessuali e quelle dell’Io (o dell’autoconservazione). Molto più tardi (1920 ...
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Psicanalista (Trieste 1889 - Chicago 1970). Specializzatosi in neurologia e psichiatria a Vienna, si trasferì a Roma, dove fondò nel 1932 la Società italiana di psicoanalisi e la Rivista italiana di psicoanalisi [...] il primo vero trattato di psicanalisi in italiano (Elementi di psicoanalisi, 1931; 3a ed. 1936, con introduz. di Freud), nell'ambito di un'efficace e infaticabile opera di divulgatore del pensiero psicanalitico; fu in costante contatto epistolare con ...
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In psicanalisi, energia postulata da S. Freud che rappresenta l’aspetto psichico della pulsione sessuale (nettamente distinta dall’eccitamento sessuale somatico). Il concetto di l. ha subito nel pensiero [...] di Freud un’evoluzione, mantenendo due caratteristiche fondamentali: una qualitativa per cui, anche nei casi in cui si parli di l. . Le modificazioni introdotte nella teoria delle pulsioni condussero Freud alla distinzione tra una l. dell’io (o ...
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psicologìa analìtica Termine con cui C.G. Jung definì la sua dottrina psicologica quando si separò da S. Freud. Tale dottrina, assai complessa, presuppone l'esistenza, oltre che di un inconscio individuale, [...] anche di un inconscio collettivo, con le sue immagini primordiali o archetipi. Gli individui, secondo la p. a., si possono classificare in base a una tipologia che ammette quattro funzioni fondamentali: ...
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diniego
Disconoscimento di una percezione. Sigmund Freud individua inizialmente il d. come il meccanismo di difesa specifico del feticismo. Il feticista, in età infantile, non può tollerare la percezione [...] traumatica dell’assenza del pene nel corpo femminile. Per non essere travolto da una soverchiante angoscia di castrazione, rifiuta di riconoscere tale dato di realtà e di conseguenza il suo Io subisce ...
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Super-Io Concetto psicanalitico con il quale S. Freud indica, dal punto di vista topico, l’istanza psichica che regola il comportamento e presiede alla coscienza morale. Sorge nel bambino attraverso identificazioni [...] successive e stabili dell’Io con aspetti dei genitori e degli educatori, particolarmente del padre. Il Super-Io è «l’erede del complesso di Edipo». Agisce incitando l’Io a difendersi in vario modo contro ...
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Termine coniato da J. Breuer e S. Freud (1895), che indica un processo, spontaneo o indotto, di scarica di emozioni legate a un evento traumatico rievocato dal soggetto. ...
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Edipo, complesso di
Locuzione proposta da S. Freud per indicare la situazione psicologica centrale del bambino, che sino a una certa età nutre sentimenti di amore per il genitore del sesso opposto e [...] sentimenti di rivalità per quello del suo stesso sesso. La sorte del complesso di E. è diversa nel maschio e nella femmina (per la quale da alcuni psicoanalisti è stata adoperata l’espressione ‘complesso ...
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freudiano
〈froid-〉 agg. – 1. a. Appartenente o relativo al medico austriaco Sigmund Freud (1856-1939), fondatore della psicanalisi, e alle sue dottrine: gli scritti f.; l’interpretazione f. dei sogni; le teorie f. dell’inconscio, degli istinti...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...