L’operazione di mettere in un silo cereali, foraggi, carbone ecc.; con senso più tecnico, insieme di metodi di conservazione delle foraggere umide alternativo alla fienagione. I vegetali freschi o semiappassiti [...] vengono caricati a strati nel silo e quindi fortemente compressi mediante pesi (≃5 kN/m2) per ridurre la presenza di aria e quindi di fenomeni aerobici. Per azione di vari enzimi si determinano fenomeni ...
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In senso lato, sinonimo di foraggio, in senso ristretto alimento per bestiame ad alto valore nutritivo. In Italia sono definiti m. i prodotti di origine vegetale o animale allo stato naturale, freschi [...] o conservati, nonché i derivati della loro trasformazione industriale, come pure le sostanze organiche e inorganiche, comprendenti o no additivi, destinati all’alimentazione degli animali. Per additivi ...
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Legumi
Luisa Marletta
I legumi sono un importante gruppo di alimenti di origine vegetale, costituito dai semi commestibili delle piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose. La famiglia comprende [...] delle fave è rilevante, soprattutto per quanto riguarda il contenuto proteico del seme secco (circa 27%, contro il 5% nel seme fresco); buono è anche l'apporto di glucidi (62,3%) e di niacina. In Italia, il consumo di questo legume, notevole all ...
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Nome comune dell’agrume Citrus deliciosa (v. fig.) e del suo frutto. È un arbusto delle Rutacee, alto 2-4 m, con foglie piccole, lanceolate, fortemente aromatiche, fiori bianchi, frutti globoso-depressi, [...] nella regione mediterranea occidentale come curiosità nel 1828; le piante della Sicilia provengono da Malta. I frutti si usano freschi e nella fabbricazione di marmellate e canditi. Dalle bucce dei frutti si estrae l’olio essenziale di m., liquido ...
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Piccolo arbusto (Rubus idaeus; v. fig.) delle Rosacee, con fusti gracili, muniti di piccoli aculei, e foglie con 3-5 foglioline bianco-tomentose nella pagina inferiore. Il frutto somiglia alla mora del [...] boreale, in Italia è comune nelle radure dei boschi montani. I frutti, profumati e di sapore acidulo aromatico, si mangiano freschi o si usano per farne conserve e sciroppi; a tale scopo il l. viene comunemente coltivato in Europa e negli Stati ...
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Nome comune delle piante e dei frutti del genere Ribes, famiglia Grossulariacee, che comprende circa 150 specie delle zone temperate settentrionali e della regione andina. Sono piccoli arbusti più o meno [...] (r. spinoso o uva spina; fig. C) così detto perché al contrario delle altre specie è spinoso. I frutti si consumano freschi o se ne fanno sciroppi e marmellate. I r. si moltiplicano per talea, margotta e per polloni; richiedono clima temperato (nei ...
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Agraria
Aggiunta a un terreno e alle sementi di materiale batterico (Bradyrhizobium japonicum) per favorire la fertilizzazione delle colture. Il processo, stimolato dalla diffusione della soia in Italia, [...] coltivabili. L’i. è praticata anche nell’insilamento.
Specifici inoculi batterici sono impiegati quali additivi di foraggi freschi a contenuto proteico elevato, per una più rapida ed efficace acidificazione della biomassa insilata e per arrestare la ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] Guyot è un buon sistema per quei vitigni che amano potatura lunga, ma non ricca, e per terreni di media fertilità, e non troppo freschi. Per viti molto vigorose o per terreni molto fertili, esso sarebbe però un po' troppo povero. S'è quindi pensato a ...
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Albero (Malus domestica) delle Rosacee, alto 3-10 m, con rami lucidi, rosso-bruni e gemme pelose; le foglie hanno il picciolo a metà della lamina; i fiori riuniti a 3-6 in corimbo, sono pentameri, e hanno [...] solo in montagna. È la pianta da frutto più diffusa nelle posizioni alpestri riparate dai venti (Alto Adige). Predilige terreni freschi, di medio impasto, ricchi di humus, con contenuto in carbonato di calcio non superiore al 12-15%, anche non ...
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Nome comune della pianta erbacea Pisum sativum (v. .) e del suo legume. Il genere Pisum, della famiglia Fabacee e molto affine a Lathyrus, comprende poche specie, rappresentate da piante annuali, con fusto [...] il solo seme allo stato verde o secco e varietà di cui si mangia l’intero baccello allo stato fresco.
Il p. richiede terreni freschi, buone concimazioni e molte cure; nei paesi meridionali si semina in autunno e in quelli settentrionali in primavera ...
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