MANIERA e MANIERISMO
Giulio Carlo Argan
. Arte. - Il termine "maniera" indicò lungamente il ricorrere di elementi tipici nelle opere d'arte d'uno stesso maestro o scuola: in questo senso, si aggiungevano [...] e tedeschi. Appartengono a questo gruppo (che muove dal contrasto di monumentalità raffaellesca e leonardesca intimità nell'arte di fraBartolomeo e Andrea del Sarto) il Pontormo, il Bronzino, il Rosso e altri minori. A Siena il manierismo è ...
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MANICHINO (da Manneken "piccolo uomo", attraverso il fr. mannequin)
Valerio Mariani
Termine pittorico o, comunque, del linguaggio degli artisti per indicare un fantoccio di legno snodato e collegato [...] subire lo stesso impulso parallelo di rinascita ai primi del sec. XV. Il Vasari indica come inventore del manichino fraBartolomeo e nella vita di questo artista, egli dice che: "aveva opinione, quando lavorava, tenere le cose vive innanzi: e ...
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INNOCENZO Francucci da Imola, Pittore
Aldo Foratti
Visse dal 1485 circa al 1546 circa, ed è ricordato nelle "vacchette" del Francia il 7 dicembre 1508. Il Vasari afferma che stette molti anni in Firenze [...] , chiesa dei Servi), che arieggia quella dell'Albertinelli negli Uffizî (1510), ma, non contentandosi d'imitare Mariotto, studia fraBartolomeo e Andrea del Sarto. La Madonna e quattro santi (Milano, già nella gall. Crespi) prende le maniere toscane ...
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LASINIO, Carlo
Augusto Calabi
Pittore e incisore, nato a Treviso il 10 febbraio 1757, morto a Pisa nel 1839. Fu conservatore delle belle arti a Pistoia, e professore all'accademia di Firenze, centro [...] di tipi popolari fiorentini, una serie di costumi toscani e qualche grande tavola da quadri delle gallerie fiorentine (Giorgione, FraBartolomeo, G. Lipsio, ecc.).
Codeste sue incisioni sono per lo più stampate nei colori dominanti del rosso, dell ...
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GERARDO da Borgo S. Donnino
Aniceto Chiappini
Nativo di Borgo S. Donnino (Fidenza), si fece francescano in Sicilia, dove insegnava, e fu fra i più ardenti partigiani di Gioacchino da Fiore (v.). Fornito [...] , d'indole buona, socievole e liberale. Verso il 1247 abitava nel convento di Provins in Francia con fra' Bartolomeo Guiscolo, seguace estremista del gioacchinismo; l'anno seguente fu mandato all'università di Parigi, e la frequentò per quattro ...
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ZACCHIA da Vezzano
Carlo Gamba
Pittore, ricordato dal 1519 in Lucca dove operò e morì dopo il 1561. Il suo stile deriva dalla scuola fiorentina e specialmente da fraBartolomeo con qualche influenza [...] emiliana. Artista molto ineguale, venne a suo tempo apprezzato quale decoratore a fresco e a graffito di facciate, di cui rimane ormai a Lucca un solo esemplare frammentario sul fianco d'una casa Fornaciari, ...
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Pittore (Firenze fra il 1456 e il 1460 - ivi 1537), probabilmente anche orafo e scultore. Allievo e poi aiuto del Verrocchio, nella cui bottega appare presente ancora nel 1486, subì anche l'influenza di [...] la Venere agli Uffizi). Dipinse (1503) per S. Frediano in Cestello la Madonna fra s. Giuliano e s. Nicola (ora al Louvre) e, nel 1510, la opere delle quali appaiono autografe: il S. Bartolomeo in Orsanmichele; l'Adorazione dei pastori agli Uffizi ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] (da Baccio d’Agnolo, che riceve pagamenti dal 1499 al 1502: la pala, essa pure rimasta incompiuta, fu poi allogata a FraBartolomeo e si trova oggi al Museo di San Marco72); e nella biografia di Leonardo inserisce un dato da riconsiderare: Filippino ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] definitivamente Firenze. In questa monumentale pala d’altare culmina il confronto con le austere ma modernissime composizioni di FraBartolomeo: un dialogo ormai alla pari, dal momento che sarà il frate, dopo il soggiorno veneziano, a guardare sempre ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] ampia e articolata, che aggiorna lo schema della sacra conversazione, variata nei moti e negli affetti, già trattata da fra' Bartolomeo e da Andrea del Sarto, e che faceva apparire desueta e quasi arcaica la proposta di Raffaello, precedente di ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. pass. concluṡo o conchiuṡo). – 1. a....