FLORIDIA, Pietro
Fabio Antonini
Nacque a Modica, nel Ragusano, il 5 maggio 1860 da Francesco e da Anna Napolino. Iniziò lo studio del pianoforte, sotto la guida della madre, e nel 1873 si iscrisse al [...] insieme con la moglie, negli Stati Uniti. Si stabilì a New York, dove inizialmente si adattò a fare orchestrazioni per fonografo. Nel 1906 si trasferì a Cincinnati, dove insegnò pianoforte e composizione al Music College. Nel 1908 fece ritorno a New ...
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FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] musicale, XIX [1915], 6-12, pp. 135-184), onde non analizzare il suono fidandosi solo del proprio orecchio: il fonografo diventa quindi il vero strumento di lavoro del raccoglitore di canzoni popolari, laddove, a detta sua, nessuno in Italia si era ...
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PASQUARIELLO, Gennaro
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1869 da Giuseppe, sarto e commerciante di stoffe; assenti le notizie sulla madre.
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel [...] Elvira, VII, 1960, s.v. Maldacea Nicola e P. G., IX, 1962, s.v. Varietà; P. del Bosco, Quasi un editoriale, in Fonografo italiano (1890-1946). Raccolta di incisioni scelte e presentate da Paquito del Bosco, s. 1, 1, G. P., Milano 1981, pp. n.n ...
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DE NEGRI, Giovanni Battista
Roberto Staccioli
Nato ad Alessandria il 30 luglio 1851 da Sebastiano e Lucia di Casirolo, intraprese gli studi di canto nella sua città a partire dal 1873, dapprima con [...] e Sansone e Dalila al teatro Comunale di Trieste. Si dedicò quindi all'insegnamento, ma con l'avvento del fonografò non rinunciò a incidere alcuni dischi, registrando nel 1902 alcune arie dall'Otello e dalla Norma (International Zonophone, nn ...
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LOMBARDO, Carlo (pseudonimo Léon Bard e Leblanc)
Simone Ciolfi
Nacque a Napoli il 28 nov. 1869, secondogenito di Felice e di Luigia Malvezzi. Compì gli studi musicali a Napoli nel conservatorio di S. [...] luna (da Fremdenführer di Ziehrer); Fanfan la Tulipe (da L. Varney); Coquelicot (da Varney); Le tre lune (1931); La regina del fonografo (da musiche di L. Ascher; 1917); La Fornarina (da più autori); Crema di chic (da musiche di R. Stolz); Changez la ...
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DE ROSA, Loise
Mauro De Nichilo
Nacque a Pozzuoli il 14 o il 16 ott. 1385, ma visse a Napoli, dove morì dopo il 1475.
Questo è quanto si ricava dalla sua opera, unica fonte su di lui: "lo nassive a [...] " (Petrocchi, Masuccio, p. XXVI), è un ingenuo della penna e "la penna è, per lui, nient'altro che un fonografo" (Croce, p. 128). Ma è in questo il valore grandissimo dell'opera, documento linguistico di notevole importanza storica. La lingua ...
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PATTI, Adela Juana Maria, detta Adelina
Giancarlo Landini
PATTI, Adela Juana María, detta Adelina. – Soprano, prima donna assoluta, una delle più grandi di tutti i tempi; appartenne a una illustre famiglia [...] di dischi, esperimento ripetuto l’anno dopo (è invece infondata la notizia che nel 1895 si fosse già accostata al fonografo, registrando su un cilindro la ‘Bourbonnaise’ dalla Manon Lescaut di Auber). Nel maggio 1907 cantò Il barbiere di Siviglia ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).