Verdi
Viva V.E.R.D.I.
Giuseppe Verdi, l'Italia e l'Europa
di Quirino Principe
27 gennaio
In tutte le parti del mondo si celebra il centenario della morte di Verdi. A Parma, alla presenza del presidente [...] la scienza e la tecnica produssero novità fino a poco prima impensabili: l'automobile, l'aeroplano, il cinematografo, il fonografo, la telegrafia senza fili da cui si sarebbe sviluppata la radio. La telefonia e l'illuminazione elettrica, già nate da ...
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Le invenzioni
Piero Ventura
Inventare per risolvere problemi
Inventare significa risolvere un problema teorico o pratico attraverso la costruzione di strumenti e di oggetti o lo sviluppo di nuovi metodi [...] la fotografia era possibile fissare le immagini, ma per i suoni si dovette aspettare il 1877, quando Thomas Alva Edison inventò il fonografo, un mezzo per incidere il suono su un cilindro di cera o di carta stagnola. Il suono si propaga tramite le ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] e all'adozione internazionale (USA ed Europa) del formato 16/9 dell'apparecchio televisivo in luogo del tradizionale 3/4. Fonografo, fotografia, telefono, radio, t., videoregistratore, sino al digitale, non sono state in fondo che tappe diverse di un ...
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Ricerca scientifica e tecnologica
Antonio Ruberti e Claudio Gori Giorgi
Sommario: 1. Introduzione: a) l'interazione tra ricerca e sviluppo economico; b) caratteri della ricerca scientifica nel Novecento. [...] già nel 1906 e la radio a galena entrò nei salotti come una curiosità quasi magica agli inizi del nuovo secolo; il fonografo e poi il giradischi portarono anche nelle case meno ricche le voci dei grandi della lirica, creando un'ondata di entusiasmo e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lunga la gestazione del mezzo televisivo, e per certi versi entusiasmante. La radio [...] riflettori un oggetto che non si fonda, i tecnici della NBC hanno scelto un gatto di legno posto sul piatto di un fonografo: né un gatto vero né un essere umano avrebbero potuto disporsi sotto i riflettori di allora senza finire arrosto. L’immagine ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] , musica da camera, jazz, conferenze, riunioni, discussioni pubbliche, cinema ecc. Inoltre il pubblico, con la diffusione del fonografo, diveniva sempre più esigente dal punto di vista della qualità acustica. Soprattutto negli anni Sessanta invalse l ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] .
Ma le invenzioni più sorprendenti risalgono soprattutto al 19° secolo: l'energia elettrica, il telefono, la fotografia e il cinema, il fonografo, che è l'antenato del lettore di CD.
Il colonialismo
Tra la fine del 15° e gli inizi del 16° secolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Le esposizioni di arti e industrie
Sergio Onger
La nascita delle esposizioni
Le prime esposizioni industriali videro la luce in Inghilterra con la fondazione della London society of arts nel 1751. La [...] bisogna attendere l’esposizione parigina del 1878 per vedere l’elettricità raggiungere una posizione di rilievo grazie anche al fonografo di Thomas A. Edison e al telefono di Alexander Graham Bell, quest’ultimo già presente all’Esposizione universale ...
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La musica nell’era digitale
Franco Fabbri
L’alta fedeltà come fenomeno di massa
Il pubblico iniziò ad associare l’aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli [...] partitura. Il compimento di questo processo nella seconda metà dell’Ottocento ha fatto sì che, dopo l’invenzione del fonografo, i legislatori, posti di fronte al problema di tutelare i diritti sulle opere in formato fonomeccanico, non siano riusciti ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] Medioevo ai nostri giorni, Firenze, Le Lettere, 2002.
P. Prato, Suoni in scatola. Sociologia della musica registrata: dal fonografo a internet, Genova, Costa & Nolan, 1999.
L. Rossi, Storia del balletto, Bologna, Cappelli, 1972.
C. Sachs, Eine ...
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fonografo
fonògrafo s. m. [dall’ingl. phonograph, comp. di phono- «fono-» e -graph «-grafo»]. – Apparecchio per la riproduzione dei suoni registrati su un supporto meccanico. Propriamente, tale denominazione fu data dall’inventore statunitense...
fonografia
fonografìa s. f. [comp. di fono- e -grafia; cfr. fr. phonographie], non com. – Genericam., la tecnica di registrazione e riproduzione dei suoni, e la registrazione stessa così ottenuta (cfr. il più com. fonoregistrazione).