linguistica Prova di c. Nella teoria linguistica di L. Hjelmslev, prova tendente a verificare se la sostituzione di un elemento sul piano dell’espressione comporta una differenza sul piano del contenuto, [...] t, r, sono portatori di una differenziazione del significato oltre che del significante e sono quindi da considerare fonemi.
Tecnica
C. telefonica Complesso delle operazioni mediante le quali, in una centrale telefonica, le singole linee a essa ...
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Panini
Pāṇini
Grammatico indiano (5° sec. a.C. ca.). È autore della Aṣṭādhyāyī («Trattato in otto capitoli»), un’esauriente grammatica della lingua sanscrita, importante nel sanscrito filosofico sia [...] formulate in sūtra («aforismi»). Le regole sono espresse in un sofisticato linguaggio tecnico. In apertura, i fonemi dell’alfabeto sanscrito sono divisi in gruppi, denominati secondo un complesso sistema di abbreviazioni, grazie alle quali ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] et problèmes concernant le rapport entre graphèmes et phonèmes, in Actes Trèves 1991, pp. 695-699 (rist. col titolo Grafemi e fonemi: esempi medievali, in Id., Nuovi saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1976-2004), a cura di V. Della ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] anche denominati tradizionalmente fonotattici (o fonosintattici; ➔ fonetica sintattica) e consistono in alterazioni o sostituzioni a carico di fonemi finali e/o iniziali di parola nel dominio del sintagma o della frase. Nonostante la loro frequenza ...
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lallazione
Fase dello sviluppo del linguaggio infantile (➔ infanzia), che inizia dal 5°÷6° mese ca. e consiste nell’emissione di suoni sotto forma di sillabe (combinazioni vocale-consonante), ripetute [...] ambientali, in particolar modo da quelli uditivi; il bambino non udente non imita infatti i suoni ambientali e non produce fonemi come il bambino sano. La l. può manifestarsi fisiologicamente anche oltre l’8° mese, ma un ulteriore ritardo può ...
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Processo fonetico per cui una consonante occlusiva perde la soluzione esplosiva e assume quella fricativa, trasformandosi in consonante affricata. L'a. si è verificata nel passaggio dal latino classico [...] da i semivocale (così dal lat. class. gratia e medius si avranno in ital. grazia e mezzo). L’italiano possiede tre fonemi affricati: un'affricata alveolo-palatale sorda, il cosiddetto c dolce ‹č›, che appare in celare o mancia; un'affricata alveolo ...
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sphota
sphoṭa
Termine sanscr. («manifestazione») che indica il veicolo del significato nella teoria di Bhartr̥hari (➔) e di altri grammatici. La teoria dello s. è uno dei più importanti contributi indiani [...] veicolo del significato. Se a livello analitico e a scopo didattico si può parlare di s. di frase, parola e fonema, l’ontologia di Bhartr̥hari sembra ammettere in fondo un’unica, indivisibile identità linguistica (śabda-advaita), le cui divisioni in ...
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Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] (omicron) e una lettera nuova (ω) per l’o lungo (omega).
In fonetica, la lettera o rappresenta graficamente in italiano due distinti fonemi vocalici, l’o aperto o largo ‹ò› e l’o chiuso o stretto ‹ó›. Le due vocali appartengono alla serie velare e ...
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voce
Serie o insieme di suoni articolati prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle [...] ’azione di controllo per mezzo dell’udito e dei centri cerebrali del linguaggio (➔). Oltre a trasmettere suoni con valore linguistico (fonemi, parole), la v. è un suono specie-specifico: ogni persona infatti ha la sua v., che perciò riveste un ruolo ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] di somiglianza già elencati, è il parallelismo o isocolia: l’identica lunghezza di due parole o stringhe linguistiche, calcolata in fonemi o in sillabe (o in grafemi, per quanto riguarda la lingua scritta).
L’apparente linearità di un tale schema è ...
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fonema
fonèma s. m. [dal fr. phonème, e questo dal gr. ϕώνημα «espressione vocale», der. di ϕωνέω «produrre un suono»] (pl. -i). – In linguistica, ogni elemento sonoro, o unità elementare, del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto...