CELESIA, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 3 apr. 1872, pronipote di Candida Lena Perpenti, nata nel 1764, naturalista e botanica, autrice di studi originali e promotrice della vaccinazione [...] e titoli di una serie di lavori che il C. illustra con esempi scelti allo scopo di dimostrare la presenza di un disegno finalistico, in cui ogni esistenza rimanda a un'altra, fino all'uomo che possiede la coscienza. In La coscienza secondo la teoria ...
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ARANZIO (Aranzi), Giulio Cesare
Felice Mondella
Nacque a Bologna, probabilmente nel 1530, e si adottorò, il 20 maggio 1556, in filosofia e medicina presso lo Studio petroniano, dove era stato allievo [...] un più diretto contatto con le opere biologiche di Aristotele che in questa edizione vengono ripetutamente citate.
L'esigenza finalistica che spinge a definire di ogni organo l'uso specifico domina tutta la trattazione. La "sapientissima natura" ha ...
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PEYRETTI, Giovanni Battista
Jonathan Salina
PEYRETTI, Giovanni Battista. – Nacque il 18 febbraio 1823 a Castagnole Piemonte, in provincia di Torino, da Giovanni e da Maria Nicola. Ricevette in famiglia, [...] con la filosofia di Tommaso d'Aquino, non rigettò la possibilità di elaborare una teologia naturale, né una visione finalistica della natura che facesse capo all'ente supremo. Rispetto al suo maestro, Giovanni Maria Bertini, Peyretti si distanziò ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] inerziale, da cui discende che il cosmo è retto dalle leggi del moto e liberato da ogni visione antropomorfica e finalistica. Con questo cosmo materiale l'uomo, non più centro dell'universo, intrattiene un rapporto grazie alle sensazioni e alle ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] . Guattari, esprimeva con forza, per il M., un'apologia della frammentazione del pensiero, contro ogni pretesa sistematica e finalistica, che riattualizzava istanze nietzschiane. "Più ancora di Sade - scriveva il M. ne Il pensiero negativo e la nuova ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] né un senso intellegibile.
Che cos’è l’uomo? È soggettività razionale e morale. Nelle pagine di Kant sulla premessa finalistica alla storia della natura, ritorna l’afflato della Critica della ragion pratica (1788), che sembrava seguire un itinerario ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] d'altra parte, anche la bellezza è un simbolo. Per quanto riguarda l'organismo, K. sottolinea l'esigenza di una considerazione finalistica dell'oggetto, per cui ogni elemento è reciprocamente scopo e mezzo e il tutto non equivale a una semplice somma ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] , contro la svalutazione fattane da Platone.
La Natura, sempre nel Protreptico, è concepita da Aristotele come caratterizzata da un ordine finalistico, per cui tutto ciò che fa parte di essa esiste in vista di un fine: per esempio, le palpebre hanno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] tra Dio e la natura: non solo egli nega l’atto creativo, ma esclude altresì l’attività assistenziale, provvidenzialistica e finalistica di un’intelligenza sovraceleste. Dio non è il fine ultimo dell’ordine universale. In quanto autonomo, il cosmo è ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] di Darwin del quale aveva accolto entusiasticamente la tesi evoluzionista, ma in una forma che manteneva valida la concezione finalistica della natura. La biologia fiorale che evidenzia l'immensa plasticità degli organismi è la scienza più adatta a ...
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finalistico
finalìstico agg. [der. di finalismo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce al finalismo; improntato ai principî del finalismo: concezioni finalistiche. 2. Nel linguaggio medico, di movimento non cosciente (per es., nel sonno o nel...
meccanicismo
s. m. [der. di meccanico]. – 1. In generale, concezione di tipo materialistico che tende a spiegare le proprietà degli oggetti e dei processi del mondo fisico in termini esclusivamente meccanici, cioè sulla base di concetti connessi...