Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] trionfo del classicismo e dell’Illuminismo in arte e in filosofia, il letterato-giornalista O. von Dalin, che s’ispira Samuelson, s’incentrano sul contrasto tra natura e cultura e sul linguaggio delle immagini nel gruppo costituito da J. Hafström, A. ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] valsero ad ampliare i confini del genere, dimostrandolo capace di un contenuto filosofico. Il r. di costume, dall’Histoire comique de Francion di C. la crudezza delle situazioni, l’immediatezza del linguaggio, la violenza delle passioni, la miscela ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] f. è generalmente il metodo sperimentale, associato al linguaggio, alla elaborazione e, assai spesso, alla previsione o l’arbitrio. Sicché, mentre il generale quadro della filosofia della natura restava, nel Cinquecento e per più aspetti anche ...
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intelligènza artificiale (IA) Disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l'uso di un computer. Tale ricerca si sviluppa secondo due percorsi [...] oggetto di discussione, tanto da un punto di vista filosofico, quanto da un punto di vista fisiologico, non di un preciso quadro di regole certe e definite, descrivibili in linguaggio matematico e che si riferiscono a un numero finito di variabili. ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di s. hanno profondamente interagito con la linguistica strutturale e con la filosofia ermeneutica. Da ricordare, in questa prospettiva, i contributi di P. Ricoeur, volti soprattutto all’analisi del linguaggio religioso e poetico, e di U. Eco, che ha ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] , a Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e della filosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, dove conobbe una caratteristica universale, presupposto di un linguaggio universale) si presenterebbe così come calcolo ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] che intenda presentarsi come definitiva.
Opere principali: Essere, storia e linguaggio in Heidegger (1963; 2a ed. 1989); Poesia e ontologia (1967); Schleiermacher filosofo dell'interpretazione (1968); Il soggetto e la maschera (1974), importante ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] "durata". L'atto libero si può cogliere solo nel tempo che scorre: ogni definizione utilizzando le metafore spaziali del linguaggio comune giustificherà il determinismo. In Matière et mémoire (1896), intesa a chiarire il rapporto del corpo e dello ...
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Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. fu uno dei protagonisti [...] del pensiero della "differenza".
Vita e pensiero
Professore di Filosofia all'Ecole Normale Supérieure di Parigi, tra i fondatori particolare del tentativo dello strutturalismo di concepire il linguaggio sul modello della voce, riducendo la scrittura ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] G. Lukács e B. Brecht - la riflessione di B. si è sviluppata attorno al problema del linguaggio, aspetto decisivo tanto dell'esperienza filosofica, che di quella artistica e letteraria. Egli è così pervenuto a una teoria dell'interpretazione basata ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...