Savelli, Angelo
Simona Ciofetta
Pittore e scultore, nato a Pizzo Calabro (Catanzaro, poi Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, morto a Boldeniga nel comune di Dello (Brescia) il 27 aprile 1995. Si formò [...] Roma del 1943) giunse a un particolare linguaggio astratto attraverso una profonda riflessione soprattutto sulla sperimentazione A. Burri; altrettanto importante fu il suo avvicinamento alla filosofia zen e alla pratica yoga. Dalla fine degli anni ...
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TESAURO, Emanuele
Luigi Fassò
Letterato e storico, nato a Torino nel 1591, dal conte Alessandro, fossanese. Entrò a 20 anni nella Compagnia di Gesù, ma dovette uscirne a 44 per discordie coi confratelli; [...] propria dell'arguzia e le figure del linguaggio, offrendo una trattazione sistematica del concettismo profonda essere l'estetica moderna. Scrisse in prosa, oltre a una Filosofia morale (Torino 1670) tipicamente secentesca, che fu tradotta pure in ...
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Filosofo inglese neopositivista, nato il 29 ottobre 1910. Prof. (dal 1946) di filosofia e logica all'University College di Londra; tende a inserire il positivismo logico nella tradizione empiristica inglese.
Scritti [...] . M. Joad, A critique of logical positivism, Chicago 1950; G. M. Crespi, Metafisica e analisi del linguaggio nel vol. di varî autori, Filosofia e linguaggio, Padova 1950, pp. 38-90; E. MacCarthy, The logical empiricism of A. J. Ayer, in Philosophical ...
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Critico letterario e giornalista, nato a Bologna il 5 settembre 1882. Studiò, in quella Università; lettere e filosofia con il Carducci e con l'Acri. Pubblicò, giovanissimo, poesie e novelle. Trasferitosi [...] " - cioè sull'intima capacità dello scrittore di trasfigurare la lingua e il lessico comuni o tradizionali in linguaggio proprio, perennemente nuovo - come sul requisito essenziale dell'arte. Scritti principali: Pagine e idee, Roma 1929; Introduzione ...
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Musicista, nato a Firenze il 29 novembre 1916. Studiò al conservatorio di Firenze con Vito Frazzi, diplomandosi in composizione nel 1944. Nel 1940 si era laureato in filosofia con una tesi di estetica [...] Venezia (1951-55) e dal 1956 dirige il liceo musicale di Perugia.
Compositore tendente ad una semplicità di linguaggio, caratterizzata spesso da elementi arcaicizzanti, è autore di lavori teatrali, sinfonicocorali, sinfonici e da camera, fra cui le ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] magici o comunque stravaganti. Se aggiungiamo l'uso del linguaggio tecnico, la terminologia scientifica, non possiamo fare a meno che è tutta sotto l'influsso della scienza e della filosofia greca. Due correnti si manifestarono da allora in poi nella ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] sta a sé, pur essendo legato ad una moltitudine di linguaggi americani per cognate radici profonde. Come ciò si sia prodotto, Humanidades, La Plata 1921 segg.; Publ. de la Facultad de filosofía y letras, Buenos Aires 1917 segg.; Rev. de ciencias ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] 'ed. Dölger), come osservò Morelli, si parla dell'imperatore Leone il Filosofo come premorto. Come termine ante quem, Dölger (p. 8) pone dello scrittore, il quale talvolta, pur volendo usare il linguaggio alto, non vi riesce, ma ricade nel popolare. ...
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. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] è concetto dello stato che non sia fondamentalmente concetto della vita: filosofia o intuizione, sistema d'idee che si svolge in una giorni: quindi, essere sempre pronti! E tutto il suo linguaggio era da soldato o da generale. Il fascismo è una ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] 1869 al'89 da Emilio Biraghi (Merate 1831-1889; patriota, filosofo, economista); nel 1889 da Luigi Bertelli "Vamba". La critica organo dei dissenters, era redatto con grande violenza di linguaggio da un gruppo di collaboratori, che fu definito ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...