(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] scelte che determinano un certo tipo di linguaggio, nella modificazione continua, nella flessibilità; così G. Dorfles, Simbolo, comunicazione, consumo, Torino 1962; M. Praz, La filosofia dell'arredamento, Milano 1964; Le case nel tempo, Roma 1964; E. ...
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RAGIONE
Guido Calogero
. Il termine filosofico di "ragione" ha una storia assai complessa, tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello concettuale. Etimologicamente, esso proviene dal latino [...] antichi λόγος e ratio.
Una delimitazione più specifica dell'ambito del termine ratio si delinea invece nel linguaggiofilosofico del Medioevo. San Tommaso distingue la ratio dall'intellectus come diversi atti di una medesima potenza: intellectus ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] egli sia tratto a porre nella musica intenzioni e pensieri filosofico-morali. Da ciò nasce nella musica tedesca un rapporto e ora sogno e qualche volta tutto questo insieme. Diede un linguaggio agli stati d'animo equivoci, dove la vita è ancora in ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] in quello orientale; e come la lingua greca influì sui linguaggi semitici, lasciando tracce profonde nei loro lessici, così l'arte, le istituzioni e soprattutto il pensiero filosofico e scientifico greci reagirono in maniera indelebile sull'immenso e ...
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LAVORO (fr. travail; sp. trabajo; ted. Arbeit; ingl. labour, work)
Augusto GRAZIANI
Luigi BARZETTI
Giuseppe DE MICHELIS
Giovanni BALELLA
Roberto MONTESSORI
Nicola JAEGER
Luigi CAROZZI
Nicolò CASTELLINO
Ulisse [...] Uniti d'America, Roma 1928; H. Le Chatelier, La filosofia del sistema Taylor, Roma 1929; C. Ferrari, Aspetti moderni pertanto la ragione precipua che ha fatto adottare nel linguaggio giuridico e sindacale italiano più recente la dizione datore di ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] scritte le sue commedie e le sue opere storiche e di filosofia morale, le quali peraltro sono rimaste patrimonio comune dei due meno buona, delle leggi del re Magnus nel nuovo linguaggio dei funzionarî danesi-norvegesi. Furono tolti i vecchi capitoli ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] di solitudine che egli cercava per sé e consigliava al pittore filosofo "e se tu sarai solo sarai tutto tuo". A queste di mantice"; aveva pure compilato una tabella degli elementi del linguaggio, e sembra avesse pure composto un trattato De Vocie. ...
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Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un diverso valore a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo punto di vista, l'antropologia è la dottrina [...] Kant, poiché laddove questo è tutto dominato dal principio della filosofia critica, secondo cui dell'uomo noumeno, cioè del principio ma anche e più, per il suo valore quasi di linguaggio di una particolare specie e socied umana.
Ma l'alterazione ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] modi diversi tendenze storico-letterarie o critico-estetiche o storico-filosofiche come quelle di A. Rostagni, M. Valgimigli, C. Schlosser, Xenia. Saggi sulla storia dello stile e del linguaggio nell'arte figurativa, tradotti da G. Federici Ajroldi, ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] trovato e trova in altri campi, e soprattutto nella filosofia, di che appagare la proprie esigenze spirituali. Ricorderemo tuttavia maneggia i metri e domina le difficoltà di un linguaggio ancor rozzo per espressioni letterarie, con originalità e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...