Fontana, Luciano. – Giornalista italiano (n. Frosinone 1959). Dopo la laurea in Filosofia del linguaggio, ha iniziato la carriera giornalistica come corrispondente dell’ANSA da Frosinone. Dal 1986 al 1997 [...] ha lavorato per l’Unità, dove si è occupato di politica e cronaca giudiziaria. Nel 1997 è entrato al Corriere della Sera, dove nel 2003 è diventato vicedirettore, nel 2009 condirettore e nel 2015 direttore. ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] mai state.
L'importanza congiunta del Surrealismo e delle filosofie orientali si attiva come impulso primario a fare a.: L. Eitner e di J. Dobai, i manuali e le ricerche sul linguaggio della critica di L. Grassi.
Un'altra corrente che ha avuto largo ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] c.; ha posto altresì in luce che il linguaggio non è una prerogativa esclusivamente umana. Anche la tesi da A. J. Toynbee in A study of history (1934-54). Nella filosofia del Novecento il concetto di c. è però presente anche in altri indirizzi ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] Tra i Germani, soltanto gli Alemanni conservarono il loro linguaggio e l'imposero in quasi tutta l'Alsazia e nel periodo in cui la Francia coltiva con appassionato fervore gli studî filosofici e in cui si scrivono poemi in latino, come l'Alexandreis ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] and changes in the empiricist criterion of meaning, in Revue internationale de philosophie, 1950, pp. 41-63 (trad. it. in Semantica e filosofia del linguaggio, a cura di L. Linsky, Milano 1969, pp. 209-32).
W.V.O. Quine, Two dogmas of empiricism, in ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] Society for Experimental Biology, il Crick, adottando il linguaggio della teoria dell'informazione, aveva formulato un ''dogma centrale di ricerca, fra biomedicina e scienze umane (filosofia morale, teologia, diritto, sociologia), con cattedre ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] , o astratta, nella soggettività autonoma dell'io autocosciente. Apel vuole rettificare la 'filosofia della coscienza' con l'ausilio del linguistic turn: il linguaggio in uso dentro una c. diventa, così, la necessaria condizione di possibilità di ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] , 1997). Sul filo di una mossa osservazione della realtà, nutrendone il linguaggio, prende forma la produzione di S. Benni (n. 1947: Il solitudine e del dolore, alla speculazione a tratti filosofica sul senso del vivere. Caratteristica è infatti la ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] "di donna meretrice" (I, ix, 3-5). La filosofia non deve dare soltanto sapienza, ma nobilitare il sentimento ed elevare gente di studio, e poteva e doveva quindi essere scritto nel linguaggio della scuola. Ne fu steso il primo libro e buona parte ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] proprio pensiero, sono tutte forme, al pari del linguaggio parlato, efficacissime di educazione estetica. In Francia, in il pugilato, il pancrazio, l'oplomazia e l'equitazione.
I filosofi e i teoretici portano dal sec. V in poi modificazioni lente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...