Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] del terzo o. di astrazione.
Forma enunciativa (o funzione proposizionale o enunciato aperto) è un’espressione del linguaggio della logica dei predicati contenente qualche variabile individuale libera; tali sono, per es., le espressioni «x è vivente ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] fornita dalla natura e base di successive lavorazioni; in linguaggio più propriamente scientifico, ogni ricchezza sulla quale si la contrapposizione tra le due principali concezioni filosofiche della m.: una filosofia che concepisce la m. in termini ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] influenza soprattutto di L. Einaudi - e al neoidealismo in filosofia, per l'influenza che sul gruppo dell'Ordine Nuovo (A quale Gramsci, rieletto segretario, sviluppò la "traduzione in linguaggio storico italiano" del bolscevismo. In quel congresso T. ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] in Francia e in Germania, una sempre più potente ricchezza di linguaggio. Rivide e rielaborò alcune sue opere; il Macbeth (1864-65, del Risorgimento, peraltro presagito da Mazzini nella sua Filosofia della musica, ma un creatore di caratteri reali ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] dogmatici, sulla scorta di Aristotele, lasciavano all'indagine della filosofia della natura) costituenti dei corpi, e cioè aria, diversi "temperamenti": essi sono anche descrivibili nel linguaggio degli "umori" proprî della tradizione ippocratica ( ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] sono un poema più che un romanzo; in esso il linguaggio di V. rifugge dalla ben architettata composizione romanzesca, e 1882) Il marito di Elena, che nasce dalla stessa filosofia della vita de I Malavoglia, ma preannuncia alcune psicologie femminili ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] maggiore del suo secolo e tra le più importanti nella storia della filosofia cristiana. n Tema centrale della speculazione di S. E. è il senso vero della Scrittura al di là del linguaggio simbolico e allegorico; di qui la possibilità di utilizzare ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] Riprendendo gli assunti razionalistici della filosofia sei-settecentesca egli sostiene che la mente dell’uomo possiede una conoscenza innata dei principi universali (universali linguistici) che determinano la struttura del linguaggio. La sua teoria è ...
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Città dell’Inghilterra sud-orientale (134.100 ab. nel 2005), situata nella contea omonima (Cambridgeshire; 3046 km2 con 597.400 ab. nel 2007), 90 km a NE di Londra. Sorge in pianura sulla destra del fiume [...] di Cambridge. Il loro orientamento di pensiero rientra nella più comprensiva filosofia analitica e tende a privilegiare l’analisi del linguaggio comune; sue caratteristiche sono la ridefinizione di problemi teoretici tradizionali in termini ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] del Seicento, eliminando il riferimento alla contemporaneità. In Four quartets la tecnica musicale, associata a un linguaggio altamente filosofico, cerca attraverso l'associazione della memoria di attingere nell'umano e nel soggettivo un'esperienza ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...