anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] Duns Scoto, e non solo lui, si era rifiutato di ritenere ineccepibili sia gli argomenti tomisti sia quelli agostiniani (E. Bettoni, Duns Scoto filosofo, Milano 1966, 134-142) e aveva concluso che la certezza dell'immortalità dell'a. è soltanto una ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] ., pp. 47-60; F. Corvino, La nozione di "specie intelligibile" da Duns Scoto ai maestri agostiniani del XIV secolo (G. da R. e Ugolino da Orvieto), in Riv. di filosofia neoscolastica, LXX (1978), pp. 149-178; W. Eckermann, Wort und Wirklichkeit: Das ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] Dionigi, De divinis nominibus, cap. 4) - e agostiniana - la congruenza della parte col tutto coincide con la R. de' G.: Firenze al tempo dell'esilio di Dante e la risposta del filosofo alla crisi, in Italian Studies, XI (1956), pp. 56-71 (poi in Id ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] di simpatia, e tutto il discorso si adegua alla misura dell'agire umano.
D'ispirazione più chiaramente agostiniana è la polemica filosofica che il Petrarca dirige spesso contro gli averroisti e che trova la sua espressione più completa nel De ...
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LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...] di una cappella con il permesso di usarla per la sepoltura nella chiesa agostiniana di Avignone (ibid., pp. 408 s., doc. LV).
Fonti e 'attività di F. L., in Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Bari, V (1959), pp. 3-23; C ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] Convivio (II XII 2-3) di un accostamento alla filosofia in circostanze rievocate non certo con oggettivo rispetto della verità delle Historiae adversus Paganos, di ascendenza dichiaratamente agostiniana. Allo studio approfondito del manuale orosiano, ...
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eternità del mondo
Gennaro Sasso
In quanto la si tratti in questa sede, la questione dell’e. del m. richiede che siano in breve richiamati il modo e la ragione per i quali M. esplicitamente la affrontò [...] , a favore della natalità e della mortalità del mondo:
a quegli filosofi che hanno voluto che il mondo sia stato eterno, credo che si specificamente diversi della storia, oltre che un passo della agostiniana civitas dei (De civitate Dei XII 10-11), M ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] il 12° secolo d.C., la cultura teologica e filosofica cristiana non elaborò nuove cognizioni di tipo scientifico e naturalistico, della caduta, del peccato e della redenzione. La metafora agostiniana dei due libri, la natura e la Scrittura, strumenti ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] particolare di quella stoica e neoplatonica, di quella agostiniana e di quella aristotelica, oltre che di quella puote apertamente vedere, che prima la predica de li uomini, ove dice a la Filosofia: " Tu e Dio, che ne la mente te de li uomini mise "; ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] Tim. 50D e 52A, e risente della dottrina stoico-agostiniana delle rationes seminales (cfr. T. Gregory, Platonismo medievale 23 e Tommaso Sum. theol. I 115 2.
Altre accezioni dell'uso filosofico. - In Cv IV X 5 ‛ defettiva forma ', o vero differenza: ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da cui l’ambiente stesso è illuminato: i....
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...