Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] l’idea del Logos divino, che Origene aveva ricavato dalla filosofia neoplatonica, in modo tale che l’originaria attesa dell’irrompere dalla nuova sistemazione che attraverso la sintesi agostiniana avevano trovato gli elementi componenti l’esperienza ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] 2), a trarre in atto tale perfezione è la bellezza della Donna gentile-Filosofia-Sapienza, proprio in quanto tale bellezza... resulta da l'ordine de le " (Somn. Scip. I 8). La corrente agostiniana, e poi Pietro Lombardo, finiranno col confluire, nel ...
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numero
Antonietta Bufano
Gian Roberto Sarolli
All'accezione più comune, secondo la quale il termine designa una cifra, vanno ricondotte 'quasi tutte le occorrenze della Vita Nuova, con riferimento [...] originalmente innovando, i sistemi del " symbolism abstrait " (Réau) che i filosofi dei secc. XII e XIII avevano elaborato riattualizzando quelle norme che l'acribia agostiniana e cassiodoriana avevano consegnato al Medioevo, e che l'esegesi biblica ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienze della vita e medicina
Berenice Cavarra
Scienze della vita e medicina
Scienze della vita e medicina nell'Europa latina
Gli [...] et Mercurii presenta le sette discipline nella stessa prospettiva agostiniana, disponendole però in un ordine differente, che i commenti ravennati e i coevi commenti medici e filosofici alessandrini; è difficile però stabilire con sicurezza se, ...
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impero (imperio)
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Pier Giorgio Ricci
Nella lingua di D., il termine è portatore di tre valori, ai quali fin dall'antichità risulta legato il corrispondente latino e che nel Vocabularium di Papia [...] in '), e afferma: § 10 E come io... contra la reverenza del Filosofo non parlo ciò riprovando, così non parlo contra la reverenza de lo imperio il suo pensiero.
Persuasi che fra la tradizione agostiniana e quella aristotelico-tomista non v'è contrasto ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] ’inventio crucis nel De obitu Theodosii, in Annali Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, 5 (1984), pp. 161-180; S. Mazzarino, Anciennes, 71 (1969), pp. 100-130.
95 Sulla concezione agostiniana della storia, cfr. R.A. Markus, Saeculum History and ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] del primato di Pietro, accettava soltanto la prima esegesi agostiniana di Matt. 16,17, quella che il Carafa critica testuale e l'insistente ricorso alle fonti della dottrina filosofica e religiosa si dispiegano per comporre un dissidio che tormentava ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] da sé le sue leggi. Delle scienze che contemplano la natura il santo filosofo dice: "è gloria di Dio nascondere la verità nella natura, gloria di per quanto perfetta potesse sembrare. Mentre la curiosità agostiniana vaga da un oggetto all'altro, ma in ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] tutti i campi del sapere; in un certo senso, le dottrine agostiniane e il neoplatonismo rappresentavano la tradizione, mentre il ruolo innovatore apparteneva alla filosofia aristotelica della Natura. La situazione era però, ovviamente, più complessa ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] , dello Pseudo-Dionigi, di Agostino e della tradizione agostiniana, di Boezio, di Scoto Eriugena, o per mezzo erano stati i maestri di coloro che oggi consideriamo i primi filosofi della Natura. Questa discussione era stata poi dominata da Platone, ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da cui l’ambiente stesso è illuminato: i....
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...