Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. In filosofia il termine c. assume un significato [...] processo emanativo che va dall’Uno ai molti. Ripreso dalla filosofia cristiana, il tema della c. come interiorità trova pieno sviluppo in Agostino d’Ippona. L’espressione agostiniana «in interiore homine habitat veritas» implica che nella sua ricerca ...
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ACRI, Francesco
Francesco Corvino
Nacque a Catanzaro il 19 marzo 1834 (alcuni biografi scrivono erroneamente 1836), di umile famiglia, e compì i suoi studi nella città natale, sotto la guidg del fratello [...] , è dall'A, ritenuta tipicamente italiana, e ricollegata alla tradizione agostiniana e bonaventuriana contro quella tomista.
Nel 1871 fu chiamato alla cattedra di storia della filosofia dell'università di Bologna, vacante per il trasferimento di F ...
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contemplazione
Il termine lat. contemplatio, che deriva etimologicamente da cum-templum, lo spazio del cielo che l’augure delimitava per osservare il volo degli uccelli, traduce concettualmente il gr. [...] Plotino mantiene questa connessione tra c., felicità e filosofia. La c., che costituisce il fine di ogni d’altra parte, «nessuno ha mai visto Dio». Secondo la tradizione agostiniana l’uomo non può in questa vita vedere Dio perché legato alle immagini ...
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Termine ted., spesso reso in italiano con l’espressione «esperienza vissuta» o «vivente». È un termine relativamente recente, entrato nella lingua e nella cultura tedesca sul declinare del 19° sec. soprattutto [...] contemporaneo origina da Dilthey, il quale muove dalla critica della filosofia della storia di Hegel, giudicata una metafisica in cui era rinata la vecchia ‘teologia della storia’ agostiniana, secondo la quale la storia aveva un τέλος, un fine ...
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Solone
Clara Kraus
Fu il primo poeta e il primo legislatore ateniese di cui si abbiano notizie storiche sicure. Nato ad Atene da nobile famiglia intorno al 630 a.C., dopo una giovinezza trascorsa in [...] ‛ filosofia ': E dinanzi da costui [Pitagora] erano chiamati li seguitatori di scienza non filosofi ma . di Plutarco. Ma in rapporto a D., oltre la citata fonte agostiniana, facevano testo le notizie ricorrenti in autori come Cicerone (Brutus VII 27 ...
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Arnauld, Antoine
Filosofo e teologo francese (Parigi 1612 - Bruxelles 1694), detto le grand Arnauld. Abbandonati gli studi di diritto per quelli di teologia, dottore e prete nel 1641, partecipò subito [...] . In questi ultimi anni, dedicati alla confutazione della filosofia di Malebranche e del sistema della grazia generale di Nicole (oltre che alla rinnovata polemica del giansenismo), egli temperò il suo agostinianismo con il tomismo. Le OEuvres de M ...
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Gratry, Auguste-Alphonse
Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Sacerdote dal 1832, dal 1840 fu direttore del collegio Stanislas a Parigi e successivamente (1846) «elemosiniere» all’École normale [...] 1857), La philosophie du Credo (1861; trad. it. La filosofia del credo). Nel 1861 lasciò la vita comune dell’Oratorio, il «processo dialettico» di G., di origine schiettamente platonico-agostiniana). Il senso dell’infinito è desiderio del vero, di ...
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Fenelon, Francois de Salignac de La Mothe
Fénelon, François de Salignac de La Mothe
Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Studiò a Cahors e a [...] vita interiore), condannata da Innocenzo XII (1699) dietro insistenze regali. F. si impegnò nelle discussioni filosofiche sostenendo un cartesianesimo di matrice agostiniana, fortemente improntato all’antispinozismo, che motiva la sua revisione della ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] ripresa in grande stile della concezione d’insieme agostiniana, con relativa attesa escatologica, ma con la alternativo maturato negli anni 1930. Il marxismo otteneva, come filosofia della prassi, un credito senza precedenti nella cultura storica ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] non fu impiegata allora per designare la dottrina di Dio propria del filosofo. I τύποι περὶ ϑεολογίας di cui parla Platone sono i criteri secondo resta sulla linea di un’ispirazione puramente agostiniana. Il più importante di questi è Bonaventura ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da cui l’ambiente stesso è illuminato: i....
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...