ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] venti libri delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia (560 ca.-636), poveri di pensiero, ancorché fortemente debitori della filosofiaagostiniana, come prova fra molte altre cose il riferimento al pulchrum e all'aptum in evidente connessione con il ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] di Aristotele. La polemica antiaristotelica si ispira del resto alla condanna, agostiniana, di ogni filosofia e ragione naturale, che pretendesse essere autonoma rispetto agli insegnamenti rivelati. Essenziale per intendere tutto il pensiero ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] (perduto), in cui pare si sforzasse a dare veste filosofica al manicheismo, nel quale era però rimasto semplice uditore. poiché è ignoto chi siano gli eletti, la concezione agostiniana della predestinazione coincide con quella della Chiesa come corpus ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] quella della teologia sacramentale: sulla scorta della definizione agostiniana di s., il sacramento è concepito come una alfabeti per sordomuti.
La teoria dei s. nella filosofia moderna
I temi toccati finora trovano ancora una riconsiderazione ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] recupero di una concezione unitaria del sapere, lungo la linea agostiniana, con un esito teologico e apologetico. Di qui anche l'impossibilità di distinguere la filosofia dalla teologia, dato il loro intrinsecarsi (nella sapientia christiana) secondo ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] antica e dei frequenti rapporti posti tra temi della filosofia platonica e dottrine cristiane (aspetti questi che inseriscono A in diversi contesti), ma come la ratio della tradizione agostiniana e anselmiana, sorretta dalla luce divina, cioè dal ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] tipica nel messaggio di s. Paolo e si elabora poi in concetti filosofici nella dottrina alessandrina del logos per divenire fondamento della grandiosa concezione agostiniana della storia (De civitate Dei), che resterà dominante in tutta la teologia ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] commentò tra l'altro gli Analitici posteriori. Nella sua filosofia (esposta in numerosi scritti, tra i quali si ricordano esse, l'importanza primaria dell'ottica). Anche la psicologia (agostiniana) è retta dalla dottrina della luce che è il veicolo ...
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Domenicano inglese (m. 1279), provinciale per l'Inghilterra, arcivescovo di Canterbury e cardinale; insegnò a Parigi e a Oxford (1248-61). Difensore della tradizione agostiniana, sebbene aperto alla nuova [...] filosofia di Aristotele (fu tra i primi a commentarne le opere a Parigi), sostenne le dottrine della pluralità delle forme, delle rationes seminales, dell'illuminazione; innanzi ai primi successi di alcune dottrine di Tommaso d'Aquino condannò (1277) ...
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Francescano inglese (m. 1260), magister a Oxford (1253); scrisse una Metaphysica (1250-60, in 6 libri, ancora inedita), importante documento degli studî sulla filosofia aristotelica e arabo-giudaica cui [...] si dedicava la scuola francescano-agostiniana di Oxford. ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da cui l’ambiente stesso è illuminato: i....
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...