Usurpatore dell'Impero romano (248-249 d. C.), al tempo di Filippol'Arabo. Acclamato imperatore dalle truppe in Pannonia e in Mesia, fu poi ucciso dagli stessi soldati. ...
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Antica città del Ḥawrān (Auranitide; v.), già facente parte del regno dei Nabatei; il suo nome indigeno era Buṣrà (generalmente interpretato come "fortezza"), che vive ancora nella forma araba più recente. [...] Legione III Cirenaica, che vi rimase almeno fino al principio del sec. V. L'imperatore Alessandro Severo la innalzò al rango di colonia, e sotto Filippol'Arabo, che vi era nato, ebbe titolo di metropoli. Dopo il rimaneggiamento territoriale avvenuto ...
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Il circo era presso i Romani l'edificio destinato alle corse dei carri; talvolta vi si davano anche le lotte dei gladiatori e le cacce (venationes), specie prima che si costruissero a questo scopo gli [...] mete. In occasione dei giuochi trionfali del 46 a. C., Cesare allarga l'arena e la circonda con un canale di protezione per gli spettatori ( ci è conservata parzialmente nella Forma Urbis. Filippol'Arabo, nel 247, celebra il millenario dell'urbe ...
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Nome di quattro sofisti dell'età imperiale, tutti originarî di Lemno. L'omonimia ha portato confusioni nella tradizione a loro riguardo, sicché anche ora riesce difficile attribuire all'uno o all'altro [...] Flavio Filostrato, detto l'Ateniese. - Figlio del prino F., nato a Lemno verso il 170, morto sotto Filippol'Arabo (244-249 d il secondo F., è ricordato da questo nelle Vite dei sofisti con l'epiteto di Lemnio. Nacque verso il 191. Dopo la morte di ...
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Dopo la morte di Antero, F., romano e figlio di Fabio, fu eletto a succedergli (10 gennaio 236) per quanto semplice laico e in circostanze che la tradizione, raccolta da Eusebio (Hist. eccl., VI, 29), [...] dipinge come miracolose. Il pontificato di F. si svolse in un periodo di calma relativa (impero di Gordiano III e di Filippol'Arabo, 238-249) che permise al vescovo di Roma di dedicarsi alla riorganizzazione della comunità. La città fu da lui divisa ...
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Imperatore romano dal 238 al 244
d. C. Nacque da una figlia di Gordiano I. Dopo la morte del nonno e dello zio, fu eletto, tredicenne appena, Cesare per volere del popolo e dell'esercito contro Pupieno [...] , rioccupata Nisibi. La capitale nemica Ctesifonte non poté essere occupata per la morte di Timesiteo a cui successe, come prefetto del pretorio, l'araboFilippo che, desideroso di succedere a G. nella dignità imperiale, spinse i soldati a ucciderlo. ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] sostruzioni artificiali. Anche ad Adraha resta solo il teatro. Nello Hawran, annesso all'epoca di Settimio Severo, l'imperatore Filippol'Arabo fonda Philippopolis, unica città costruita ex novo in tutta la provincia. Aveva pianta più o meno quadrata ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] ), in origine gran sacerdote di Emesa, e il suo successore Filippol'Arabo (244-248). Nel sec. 3° d.C. si ebbero nuove migrazioni di tribù arabe: gli Asad e i Tanūkh, originari dell'Arabia orientale, si diressero gli uni verso il Sud dell'Ḥawrān, gli ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] la Elezione di s. Fabiano, posta di fronte a quella di Giuseppe Passeri con S. Fabiano che comunica l'imperatore Filippol'Arabo, alla quale il più giovane artista sembra rifarsi nell'evidente intento di offrire un'interpretazione tradizionale e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove forme di organizzazione del potere: da Diocleziano a Costantino
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo che [...] una pratica che ha le sue radici nel III secolo (si può ricordare come Filippol’Arabo avesse iniziato la costruzione della monumentale Filippopoli al posto del suo modesto villaggio natio, l’attuale Shahba, in Siria), ma che a cavallo tra III e IV ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
rilancista
s. f. e m. e agg. Nel linguaggio politico e mediatico, chi, che rilancia, ripresenta come rinnovati programmi, obiettivi, parole d’ordine e simili. ♦ Maestro del gioco pesante nei meandri della politique politicienne, rilancista...